Il mercato in A si fa solo con l'oro dei difensori. Koulibaly apre le danze

Eravamo la patria dei centrali, ora sono tutti stranieri: i club all'estero li strapagano per averli

Il mercato in A si fa solo con l'oro dei difensori. Koulibaly apre le danze

C'era una volta la Serie A patria dei difensori. I cosiddetti muri su cui edificare squadre competitive e possibilmente vincenti. Negli anni le colonne difensive hanno cambiato passaporto, col Made in Italy (Baresi, Bergomi, Scirea, Ferrara, Nesta, Maldini, Cannavaro ecc) che ha lasciato campo al dominio delle nuove leve straniere. Adesso però pure i califfi esteri stanno migrando dalla Serie A verso i top team internazionali. Il segnale di come il nostro campionato sia sempre più di transito per i top player e non più quel punto d'arrivo concepito in passato. Ecco spiegati gli addii ormai prossimi degli attuali ministri della difesa della nostra massima serie.

Kalidou Koulibaly i bagagli li ha già fatti, tanto da sbarcare ieri sera a Londra senza neppure passare da Dimaro (sede del ritiro del Napoli). Operazione da 40 milioni che serviranno al club del presidente De Laurentiis per rinforzare la rosa. Nel mirino per la successione a KK il sudcoreano Kim (Fenerbahce) e Acerbi in esubero alla Lazio. Gli azzurri intanto stanno provando a riallacciare i rapporti con Dries Mertens, il cui contratto è scaduto ma che potrebbe comunque restare (offerto biennale da 2,5 milioni annui).

Il prossimo baluardo difensivo destinato a migrare lontano dal nostro calcio è Milan Skriniar: ad attenderlo il Paris Saint Germain. L'ultima offerta da 60 milioni (53 più 7 di bonus) è stata respinta dall'Inter che ne vuole 70 (65 più 5 di bonus). Lavori in corso per accorciare le distanze, ma l'affare si farà. Anche perché lo slovacco ha già trovato l'intesa con i francesi (contratto quinquennale da 7,5 milioni a stagione più 1,5 di bonus) e inoltre i nerazzurri hanno individuato da mesi il sostituto. Quel Gleison Bremer che Urbano Cairo valuta 40 milioni, ma che sarà costretto a vendere a cifre inferiori (30-35 milioni) a causa del fatto che il brasiliano si è promesso da mesi a Marotta (intesa per un quinquennale da 3 milioni annui). Il Torino sta provando a scatenare l'asta, ma il giocatore ha declinato tutte le avance provenienti da altri club. Tradotto: vuole l'Inter e (alla fine) l'avrà.

Da una sponda all'altra della Mole, dove pure la Juventus è alle prese con il suo restyling difensivo. Chiellini è volato in MLS ai Los Angeles F.C. e De Ligt ha scelto il Bayern Monaco, che però offre poco ai bianconeri (70 milioni). Ne servono 90 (al netto dei bonus) per spostare l'olandese dalla Continassa. Passo dopo passo e offerta dopo offerta (atteso il rilancio bavarese in settimana...

) una quadra si troverà, visto che l'ex Ajax spinge per andarsene e ha declinato l'offerta juventina per rinnovare il contratto in scadenza nel 2024. Ora Cherubini è a caccia del sostituto: piacciono tanto Gabriel (Arsenal) e Badiashile (Monaco). D'altronde con una Serie A saccheggiata il nuovo muro difensivo va cercato per forza all'estero...

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