"Sono qui per fare il mio dovere di ucraino. La mia carriera viene dopo. Ora devo lottare contro Putin per la libertà del mio paese" racconta alla Cnn, il campione del mondo dei pesi massimi Oleksandr Usyk, dai dintorni di Kiev, dove si è arruolato in un gruppo per la Difesa Territoriale della capitale.
Era a Londra quando la Russia ha invaso la sua Ucraina per il lancio della rivincita mondiale con Anthony Joshua, il britannico da lui battuto per il titolo mondiale dei pesi massimi. Una rivincita stellare, con una montagna di quattrini in ballo, ma Usyk non ci ha pensato due volte ed è tornato in patria.
Per arrivare a Kiev ha preso un aereo fino a Varsavia, poi ha guidato per 500 km. Vestito di nero e attorniato da commilitoni armati, ha dichiarato: "Il mio paese e il mio onore sono più importanti di qualsiasi titolo di campione e ora sono pronto a combattere. Se vogliono prendersi la mia vita e quella di coloro che mi sono cari, devo regolarmi di conseguenza. Non vorrei sparare e uccidere qualcuno, ma se loro vogliono ammazzarmi allora cercherò di uccidere io loro".
Ecco come affronta il tema della paura: "La mia anima appartiene al Signore, ma il mio corpo e il mio onore appartengono al mio paese, e alla mia famiglia. Non ho paura, il pugilato mi ha insegnato a non averne, a rimanere calmo e ad essere sempre mentalmente preparato. Per questo cerco anche di calmare gli altri. Però mi chiedo come sia possibile tutto ciò nel ventunesimo secolo".
"Le bombe? Le sento cadere - dice ancora -,perché i russi proprio non scherzano. A un mio amico un razzo ha fatto crollare il tetto di casa. Ci difenderemo. Credo che in Russia la gente non abbia l'esatta percezione di cosa stia succedendo qui: sono vittime del loro presidente".
Il messaggio per Putin
Dopo i fratelli Klitschko e Vasyl Lomachenko, anche il campione olimpico di Londra 2012 scende in prima linea per il suo Paese. Nato in Crimea, ha deciso di mantenere la cittadinanza ucraina anche dopo l’annessione della penisola alla Russia nel 2014.
Per prima cosa Usyk aveva lanciato un messaggio abbastanza chiaro su Instagram: "Buongiorno a tutti. Mi chiamo Alexander Usyk. Vorrei parlare con il popolo russo. Se ci consideriamo fratelli, ortodossi. Non permettere ai tuoi figli di partire per il nostro Paese, non combattete contro di noi".
E ancora: "Mi sto rivolgendo anche al presidente Vladimir Putin. Puoi fermare questa guerra. Per favore, siediti e negozia con noi senza pretese. I nostri figli, mogli, nonnine si nascondono nelle basi. Siamo qui nel nostro paese, non possiamo farlo in nessun altro modo, ci stiamo difendendo. Basta! Ferma questa guerra. No alla guerra!".
Poi però è passato ai fatti facendosi fotografare in camicia, pantaloni, zuccotto e stivaletti neri con un una mitragliatrice nella mano sinistra. In guerra per la sua Ucraina.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.