Il Milan ce la fa, ma quanta paura

Milano Un bosniaco (il Budimir attaccante del Crotone in prestito dal St. Pauli) rischia di affossare un serbo (il Mihajlovic tecnico del Milan). Stava per succedere anche questo nella serata gelida di San Siro. Dove sono mancati i tifosi rossoneri sugli spalti (e qualcuno dei pochi temerari se ne andrà prima dei supplementari) su 10.000 oltre la metà sono supporter calabresi con tanto di sciarpa celebrativa -, ma anche la squadra in campo, zeppa com'è di riserve: undici titolari diversi rispetto successo con la Sampdoria, una scelta che Mihajlovic ha fatto nonostante i consigli di tenore opposto della società. E così la «catastrofe» temuta (l'uscita anticipata dalla Coppa Italia) stava per materializzarsi prima che il piedino di Bonaventura trovasse l'angolino su punizione e Niang appoggiasse in rete il più comodo dei palloni. Nemmeno il guizzo di Luiz Adriano aveva rimesso in sesto una serata da incubo. Suso e Nocerino con le valigie in mano per gennaio - tornano in campo dal primo minuto dopo due mesi ma deludono, i vari De Sciglio, Josè Mauri (altro possibile partente nel mercato invernale) e Zapata sono a caccia di rilancio ma falliscono la chance concessa.E al di là della ruggine per molti lasciati a lungo in panchina, ci sono i meriti di un Crotone che, pur senza sei titolari, si concede il lusso di quattro occasioni pericolose con due interventi decisivi di Abbiati prima del gol di Budimir (l'attaccante potrà anche recriminare per un possibile fallo di Zapata in area). Juric mostra grande attenzione alla tattica, senza rinunciare alle sortite offensive con il crotonese doc Torromino. Il sogno dei calabresi dura però fino ai supplementari, il 17 dicembre rivincita Samp-Milan negli ottavi.

Accedono anche il Torino (4-1 al Cesena) e lo Spezia (2-0 alla Salernitana): per i granata derby con la Juve il 16, per i liguri sfida alla Roma sempre il 16 all'Olimpico.MDD