«Non so da dove escano queste informazioni, non ho mai fatto certe richieste», ha voluto precisare Gervinho sulle sue pretese di aerei, elicotteri e spiagge. Anche Al Jazeera nega che il trasferimento sia fallito a causa dell'ivoriano. Una smentita scontata, voluta da Gervinho e accolta dal club arabo per un trasferimento saltato.
Ieri si è aperto ufficialmente il mercato ma la serie A fa i conti con gli esuberi, tanti, troppi, almeno una quindicina per squadra, un calcolo approssimativo prevede circa 300 posti a rischio fra le venti del nostro campionato che devono ridurre le rose a 25 unità per uniformarsi alle normative Uefa già in questa stagione. E non è tutto perché ci sarebbe anche un limite all'ingresso degli extracomunitari, solo due e a fronte di due uscite, ma si aggira facilmente con qualche giovane in rosa che va in prestito liberando la casella. Il vero colpo sono le rose a 25 che generano un esercito a futuro zero o quasi. Senza un nuovo ingaggio restano a stipendio, una minaccia che i bilanci non possono consentire e aprono a tempi sempre più duri per gli svincolati, anche se costano zero. Su tutti Antonio Cassano ma ci sono anche Dias della Lazio, Conti, Cossu e Pisano del Cagliari, Aquilani, Pizarro e Vargas della Fiorentina, Burdisso del Genoa, all'Inter Campagnaro e Felipe, e poi Pepe, Essien, Bonera, Pazzini, Muntari, Britos, Barreto e Munoz, Balzaretti, Borriello e Keita della Roma, Romero della Samp e Maxi Lopez del Toro, Saviola è libero. Sono abbondantemente oltre il centinaio solo in serie A, in giro per il mondo una vagonata, da Diakitè del Deportivo a Lugano del West Bromwich, e poi Lass Diarra, Anelka, Simao e Osvaldo, qualcuno sta trattando ma sentirsi scaricati è sempre una botta.
Non per Ibrahimovic, anche se l'uscita di France Football era evidentemente ispirata dal Psg. A Parigi Zlatan ha messo a segno 106 reti in 129 gare, al Milan 56 in 85, ed è qui che tornerà, Galliani sa che la trattativa sarà lunga e non intende alimentarla, con lo svedese c'è l'accordo, negli ultimi giorni i parigini potrebbero ridurre di molto la richiesta di 10 milioni e a quel punto sarebbe un affare anche dal punto di vista economico. Le altre piste sono alternative, gli ostacoli sono la Roma (che ha preso Iago Falque) e Mino Raiola che non si entusiasma mai troppo quando a un suo cliente viene ridotto lo stipendio perché influisce anche sulle sue tasche. In genere finisce che sgancia qualche protetto nello stesso club e si rifà della perdita, mica è nato ieri. Il possibile arrivo di Llorente al Milan - che ieri ha ceduto il difensore centrale Adil Rami al Siviglia - è una volontà tutta bianconera che deve appunto fare i conti con gli esuberi e il basco ha finora rifiutato qualunque altra destinazione.
Pogba resta la trattativa più esosa d'Europa, l'incontro con il Barça non ha portato novità, i catalani pagano bene e lo lasciano a Torino fino a giugno 2016 ma Marotta non ha fretta e sogna l'asta. Nessuna novità neppure dall'agente di Jovetic ieri a Milano, il City vuole cash e lo vuole subito, Inter e Juve offrono prestiti con obbligo di riscatto e c'è anche il Milan. Neppure Andrea Della Valle ha risolto con Salah, il patron si dice ottimista e la risposta definitiva slitta quotidianamente: «Ma abbiamo accolto tutte le sue richieste». Lucci, agente di Cuadrado, ha incontrato Inter e Juve, Mourinho ha dato il via libera al prestito con obbligo di riscatto. Lo Stoke City ha offerto 17 milioni più bonus per Shaqiri, l'Inter è entusiasta, lo svizzero meno ma torna il tormentone Handanovic: «Stop al rinnovo - ha detto l'agente Vigorelli -. Se non arrivano offerte, ne riparleremo a settembre».
Lo sloveno va in scadenza a giugno 2016, oggi a Milano arriva Erick Thohir. Nel Milan in linea con le volontà del presidente e cioè giovani, italiani e possibilmente nazionali, El Shaarawy potrebbe venir sacrificato per Romagnoli, pallino di Mihajlovic.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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