Si torna a parlare della vendita del Milan, ipotizzando che il club rossonero possa passare nelle mani dell'imprenditore cinese Jack Ma, fondatore della compagnia Alibaba (colosso del commercio online) e comproprietario del Guangzhou Evergrande. Sarebbe lui il capo della cordata cinese intenzionata a rilevare la maggioranza delle quote del Milan. Fininvest, la controllante del Milan, come già in altre occasioni non commenta le voci su presunti partecipanti alla cordata interessata ad investire nel club, in primo luogo per il patto di riservatezza stretto con i soggetti che hanno manifestato il proprio interesse. Tuttavia, in ambienti vicini alla holding si fa notare che, pur non essendoci ancora visibilità totale sul consorzio, durante una trattativa (ormai in corso da mesi) non è mai stato ventilato direttamente o indirettamente il nome di Jack Ma. Al rush finale l’ingresso di una cordata cinese nel Milan? "Vediamo", si limita a dire il ceo Fininvest, Pasquale Cannatelli. Nessun commento invece sulla presenza o meno del numero uno di Alibaba nella cordata.
Secondo Repubblica Silvio Berlusconi starebbe valutando le intenzioni del gruppo di potenziali investitori, sulla cui esatta identità il velo non si è ancora alzato, per ovvie ragioni. Fatte le dovute analisi, il patron del Milan scioglierà la riserva comunicando se intende, o meno, procedere con la trattativa. I giornali si sbilanciano parlando già di quote. Si parla del 60-70% che andrebbe subito ai cinesi e il restante 30-40% entro un anno. Ma, ripetiamo, non vi sono certezze, solo ipotesi. L'offerta potrebbe aggirarsi sui 700 milioni, debiti inclusi. Nell'operazione rientrerebbe forse anche Marcello Lippi: per l'ex commissario tecnico della Nazionale, popolarissimo in Cina, potrebbe esserci un ruolo da direttore tecnico.
Ma c'è anche un'altra pista, come scrive la Gazzetta dello sport. Sarebbe interessato al MIlan anche Hutchison Whampoa, gruppo leader nel mondo delle telecomunicazioni che fa capo a un altro cinese, Li Ka Shing.
"Non so niente, non posso dire niente". L'ad di Mediaset, Pier Silvio Berlusconi, risponde così ai giornalisti sull’ipotesi che sia in dirittura d’arrivo la trattativa per la cessione del Milan. "Del Milan sono solo tifoso", aggiunge a margine dell’assemblea degli azionisti Mediaset.
La decisione se andare avanti e trattare con la cordata interessata all'acquisto potrebbe arrivare entro pochi giorni. Si parla di questo o del prossimo fine settimana per la firma del vincolo di esclusiva. La decisione arriva in un momento difficile per il Milan, sul piano dei risultati. I tifosi sono arrabbiati. E Berlusconi soffre molto per la situazione. Anche se non dimentica, come nessuno può dimenticare, trent'anni di successi, con i colori rossoneri che si sono imposti ai vertici del calcio europeo e mondiale.
Sino ad ora, come scrive il Corriere, Fininvest ha trattato con un advisor italoamericano, Sal Galatioto, protagonista di numerosi passaggi di proprietà tra grossi club dello sport professionistico americano.
Domani è in programma l'assemblea degli azionisti del Milan, con successivo cda. Forse sapremo qualcosa di più sul futuro del club. Nel caso in cui Berlusconi dovesse decidere per il sì alla svolta cinese, i passaggi sarebbero questi: firma della trattativa in esclusiva, due diligence, esame dei conti e firma conclusiva. I tempi sono stretti ma potrebbe essere tutto finito entro metà o la fine di giugno. In tempo, quindi, per ripartire con la nuova stagione. Ma Berlusconi potrebbe decidere anche una via d'uscita più soft, con tempistiche meno strette. Tutto, insomma, è nelle sue mani.
Nel tardo
pomeriggio alcune fonti vicine ad Alibaba escludono che vi sia una trattativa fra il gigante dell’e-commerce cinese e il club rossonero. Le stesse fonti avvalorano l’interesse al Milan proveniente da più parti, "non solo cinesi".
Il mondo globalizzato e le nuove ricchezze avanzano e trasformano anche il calcio.
I colori saranno sempre rossoneri un po' meno i cuori.
Ahah, godo!