Milan-Lazio non finisce mai. Eppure ne avremmo fatto volentieri a meno. Dopo una partita tecnicamente bruttina e la sfida Champions vinta dai rossoneri, una rissa da far West, maglie esibite a mo' di scalpo, insulti beceri e polemiche infinite. Intanto Kessie e Bakayoko non sono stati squalificati perché la prova tv non è stata giudicata applicabile ma la procura federale ha comunque aperto un'inchiesta. Poi, sono arrivate multe a pioggia per i protagonisti della gazzarra finale, specialmente per Lucas Leiva (10 mila euro, come gli altri) per aver insultato un dirigente del Milan, l'addetto stampa Ugo Allevi, apostrofandolo con un «stai zitto e seduto», a lui che è su una sedia a rotelle. Il centrocampista smentisce, gli ispettori della lega hanno riportato la frase e anche la replica di Allevi («testa di c.»), nel caso sacrosanta.
Ma andiamo con ordine. Kessie e Bakayoko, per aver esposto sotto la curva rossonera la maglia di Acerbi appena scambiata, sono finiti, non ingiustamente vista la sciocchezza, alla gogna. Rischiavano una sanzione sotto forma di squalifica ma il giudice sportivo non ha accolto la richiesta della procura federale di utilizzare la prova tv. Finita qui? No, perché la procura Figc ha comunque aperto un'indagine sul comportamento dei due centrocampisti del Milan per accertare se possa essere riscontrata una violazione dell'articolo 1 bis sulla lealtà sportiva. Una posizione suffragata anche dagli interventi urbi et orbi di molte personalità tra cui il sottosegretario con delega allo Sport Giorgetti che ha chiesto punizioni per i due prima e poi, ieri, ha ribadito la sua posizione apprezzando l'apertura di un'inchiesta. Il Milan, con un comunicato, ha detto di voler cooperare con la procura augurandosi che non ci sia influenza per le numerose dichiarazioni sul tema e specifica che sull'episodio «si è focalizzata una forte attenzione mediatica a discapito degli altri episodi avvenuti nel corso della serata».
Già perché se sei giocatori sono stati multati per 10mila euro, Bertolacci, Kessie e Musacchio, Patric, Luiz Felipe e Lucas Leiva, emerge che quest'ultimo avrebbe davvero esagerato. Dire «stai seduto e zitto» a una persona su una sedia a rotelle è senza dubbio squallido e ben peggiore dell'aver spintonato un avversario e anche di aver stupidamente esibito una maglia come trofeo. Leiva ha replicato respingendo le accuse definendole «totalmente false ed infondate» specificando che «posso aver detto molte cose, ma c'è sempre un limite che giammai mi son permesso di superare». Il Milan su questo non ha proferito parola ma se queste frase (come quella in risposta di Allevi) sono state riportate dagli ispettori, è difficile ipotizzare che siano state frutto di fantasia.
Fatto sta che mercoledì prossimo, sempre a San Siro, si rigioca Milan-Lazio, semifinale di ritorno di coppa Italia.
Sperando che si giochi solo per 90 minuti e che non ci spazio, questa volta, per sciocchezze e porcherie. E oggi alle 19 i biancocelesti recuperano la sfida con l'Udinese: è l'ultima chiamata per tornare in corsa per un posto Champions.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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