Tra due malaticci alla fine arriva un brodino che non fa bene a nessuno. Ma che in fondo è meglio del digiuno anche se sia Milan che Napoli vedono allontanarsi la zona Europa. Finisce 1 a 1 a San Siro con le reti di Lozano per il Napoli e Bonaventura per il Milan. Un pari tutto sommato giusto in una gara andata per lo più a folate.
Partita bloccata in avvio con il Milan più intraprendente ma poco concreto (cross teso di Rebic, in campo per Suso indisposto prima del via e colpo di testa debole di Romagnoli) e Napoli coperto e pronto a ripartire. Con fiammate, come quella del 24' quando Insigne dribbla Biglia al limite e con un bel sinistro centra la traversa. I difensori milanisti dormono e Lozano è rapido sul rimbalzo a metterla dentro di testa. Il Milan ha il merito di non disunirsi e dopo soli 5 minuti trova il pari. Merito di Bonaventura che spacca la rete con un bolide dal limite dell'area e torna al gol che mancava dal 7 ottobre 2018, 412 giorni fa. Il Milan si rianima, Hysaj sfiora l'autogol su crosso di Theo al 35', Rebic spreca da due passi un cross al bacio di Krunic al minuto 42.
I fuochi (o fuochini) d'artificio del finale di primo tempo farebbero sperare in una ripresa brillante invece la partita continua ad andare a sprazzi, soprattutto con contropiedi da una parte e dell'altra, mezze occasioni ma Donnarumma e Meret impegnati poco o nulla, escluse due parate di Gigio nel finale. Ancelotti ci prova con Mertens prima e Llorente poi, Pioli con Leao per Piatek (fischiato dai suoi tifosi) ma il risultato non si sblocca.
Ancelotti continua il silenzio stampa obbligato mentre Pioli vede il bicchiere mezzo pieno. «Serve tempo, lavoriamo insieme da poco ma l'atteggiamento mi è piaciuto. Potevamo vincerla ma va bene così». Un brodino per nulla indigesto.
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