Il Milan non si vende, Balotelli non si tocca

«Ha un contratto lunghissimo. Con buona pace del mio amico Raiola, Balotelli continuerà ad essere la stella del Milan». Garantisce Adriano Galliani. E non ci sono quote del Milan in vendita. Ed è sempre Galliani che garantisce. Di tanto in tanto circolano voci su interessi dal Medio Oriente. Ma, a quanto pare, il Milan deve solo preoccuparsi dei suoi pochi punti in classifica e dei problemi derivati dal gioco e dalla scarsa fortificazione difensiva. Il resto sono parole. Assolute per quanto riguarda la cessione della società. Galliani è chiaro: «Non mi risulta, assolutamente. L'ad di un'azienda potrebbe non sapere se il Milan ha in corso trattative: Bernabè, ad di Telecom ha detto di non sapere che era stata ceduta quota a Telefonica. Ma i rapporti trentennali con Berlusconi mi fanno assicurare che non c'è alcuna quota del Milan in vendita».

Il resto è calcio con tutte le variabili del pallone. Anche sul caso Balotelli. «Ha il fascino incredibile di una star mondiale», sottolinea l'ad evitando il terreno scivoloso dei suoi comportamenti, senza commentare la esclusione dai 23 finalisti per il Pallone d'oro. Un po' di buffetti a Montolivo che si è dimenticato di controllare la distanza del pallone dalla barriera sul campo di Parma, ed infatti ne è conseguito il gran pasticcio con gol. «C'è concorso di colpa, ma la principale è dell'arbitro». Per tutta la squadra vale invece vale l'esortazione a non perdere il palcoscenico europeo. «Il Milan gioca tre competizioni, Champions, campionato e coppa Italia in ordine di importanza. Tutte e tre portano in Europa» E fino al termine della stagione tutti con Allegri. «Poi faremo i bilanci». Intanto il Milan ha stretto accordi commerciali con la Cina e chissà mai non pensi a qualche giocatore di quelle parti.

«Marcello Lippi dice che ci sono buoni giocatori, arriverà il momento che uno possa arrivare al Milan», prevede Galliani. A gennaio arriva Honda. Sarà un'impressione, ma il buon calcio si gioca ancora in Sudamerica e con i sudamericani. Anche se i campioni non hanno confini e nazionalità.