Milan, un socio Usa e i 32 mln di Li pronti il 28 giugno

Aspettando il socio americano. E il giudizio universale dell'Uefa, ieri attaccata in modo diretto e violento dal presidente della Liga spagnola Tebas («ci prendono in giro, visto il caso Psg il financial fair-play è morto»). È atteso infatti per martedì 19 a Nyon (ma la sentenza non arriverà che nei giorni successivi) e il Milan si prepara ad affrontarlo tradendo un cauto ottimismo. Forse perché sa, anche attraverso le mezze parole pronunciate ieri durante il cda da David Li, il braccio destro operativo di Yonghong Li, il presidente, che le trattative per rinegoziare il debito di Elliott stanno procedendo in modo spedito. Lo stesso Scaroni, esponente di Elliott nel consiglio, al termine dei lavori durati appena 45 minuti, è apparso sereno e disteso. «Fatevi dire da Fassone» ha raccomandato ai cronisti. E d'altro canto solo presentando una novità sostanziale rispetto allo scenario di un mese fa, per tradurre l'arrivo appunto di un socio - la pista più attendibile è quella americana - Fassone potrebbe ottenere una sanzione economica e non la più temuta, cioè la perdita secca della partecipazione all'Europa league. Per il socio è dunque una corsa contro il tempo che potrebbe finire prima del ricorso eventuale al Tas.

Per questo motivo la presenza di Elliott al fianco del Milan a Nyon è probabilmente da escludere: l'arrivo del socio significa liquidare il fondo americano. Per prepararsi al giudizio europeo, il Milan ieri ha fatto tutti i compiti previsti. Yonghong Li ha comunicato ufficialmente di voler sottoscrivere anche l'ultima rata di aumento del capitale per l'importo di 32 milioni. La cifra, formalmente, doveva arrivare ieri ma per questioni procedurali sarà a disposizione del club entro il 28 giugno. È la conferma che l'azionista cinese è sicuro d'aver trovato la ciambella di salvataggio. Non solo.

Mentre si fa sempre più consistente la trattativa per Kalinic a Siviglia, ieri è stato anche approvato, all'unanimità pure in questo caso, il budget utile per l'iscrizione al campionato e per la licenza Uefa. Non ancora chiuso invece il bilancio stagionale che dovrebbe essere licenziato con un passivo di circa 75 milioni.

FORD

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