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Milan, sorrisi... amari

Il sorteggio di Europa League con lo Slavia Praga fa tirare un sospiro di sollievo. Ma i 7 gol in 2 gare parlano chiaro. Come Baresi: "Creiamo tanto, subiamo troppo"

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Dall'urna dell'Europa league è sbucato fuori lo Slavia Praga e sono stati in molti a tirare un sospiro di sollievo, specie dalle parti di Milanello. Seconda in classifica, reduce nel girone dal successo sulla Roma (di Mourinho però) è tra i rivali giudicati abbordabili anche se il consiglio dei milanisti doc è nessun dorma. Già perché i 3 gol rifilati dal Rennes nella serata di giovedì non sono passati inosservati a Pioli, ai tifosi e ai critici che hanno accolto con qualche osservazione pepata la seconda sconfitta consecutiva rimediata in 4 giorni con 7 reti al passivo, sintomo di una conclamata fragilità difensiva.

Un minuto dopo il sorteggio, Franco Baresi, vice-presidente e icona di una difesa da record, è in grado di dettare la sintesi perfetta di questo nuovo Milan formato 2024. «Creiamo tanto ma subiamo troppo» fa sapere uno dei capitani storici del periodo berlusconiano, onorato ai tempi con il ritiro del numero della sua maglia (6). Nelle stesse ore da Milanello sono arrivate le notizie dei recuperi di Calabria, Tomori e Kalulu che dovrebbero in parte mitigare le preoccupazioni e invece rappresentano soltanto una parte del problema. Spiegazione evidente riflessa nel tragitto di Thiaw, ripresentato col Rennes all'andata e poi, dal primo minuto col Monza e autore di strafalcioni difensivi uno dopo l'altro a tal punto da incanalare la partita sul binario sbagliato (con la complicità di Jovic).

Pioli continua a ripetere che bisogna migliorare il modo collettivo di difendere ma è evidente che la natura calcistica del suo centrocampo (in partenza Musah, Reijnders e Bennacer poi è entrato Loftus-Cheek) è tale da prestarsi meglio alla fase offensiva che a quella difensiva. Di sicuro le figure come Tonali e prim'ancora Kessie non sono mai state sostituite e questo moltiplica gli affanni dello schieramento. Non solo ma sottolinea anche la mancata (al mercato di gennaio) sostituzione di Pobega, infortunato, uno dei pochi capace di recitare in qualche modo il compito di protezione davanti alla difesa. E domani sera a San Siro poi c'è l'Atalanta reduce tra l'altro da un paio di successi, uno in campionato (tacco di Muriel nel finale), l'altro in coppa Italia con la dolorosa eliminazione dei rossoneri, a San Siro tra l'altro.

Per tutto il pomeriggio, tra l'altro, sul conto dell'Atalanta, è partito un tormentato dibattito via social a causa del sorteggio di Europa league (Sporting di Lisbona l'avversario) con incastro complicato nel calendario domestico perché mercoledì prossimo (e non si può più cambiare) è già fissato il recupero di Inter-Atalanta rinviata ai tempi per la disputa della Supercoppa d'Italia in Arabia. La sfida non venne recuperata alla prima data utile perché sarebbe finita appunto al rientro dal viaggio a Riad e l'Inter chiese all'ufficio della Lega di spostarla in avanti.

La quadra è stata trovata attraverso la via diplomatica con l'Uefa: la gara europea in Portogallo si giocherà mercoledì 6 marzo, lasciando invariate le date degli altri impegni della Dea, compreso lo scontro Champions di domenica 3 con il Bologna.

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