Okafor firma il primo gol, imitato nella ripresa da Loftus Cheek: può bastare questo semplice dato statistico per stabilire che a Cagliari la scelta, coraggiosa, di Pioli di far debuttare da regista arretrato Adli e di fare ricorso al mercato estivo, ha funzionato. E funzionato in tutte e due le versioni, anche nella ripresa. In quello snodo, con il risultato in banca (3 a 1) anche Musah può timbrare il cartellino e meritarsi qualche lode. Da segnalare un altro dato statistico: finito sotto con una coltellata nel fianco di Luvumbo, il Milan ha la forza e la capacità di recuperare prima della fine del tempo e risalire sul 2 a 1 senza pagare dazio da quell'improvviso rovescio difensivo. E dopo il ko interno dell'Inter, torna in testa alla classifica con i nerazzurri.
La prima impressione non è quella che conta ma aiuta a capire il futuro. E la prima impressione è che il francesino, Adli, pupillo dello spogliatoio, probabilmente ha perso tempo in questo anno e qualche mese a Milanello nel considerarsi tre-quartista. Dalle prime giocate di Cagliari, al debutto del torneo, sembra nato per giocare in quel ruolo di regista arretrato scelto per l'infortunio di Krunic. I suoi lanci sono precisi quasi al centimetro, il suo palleggio utile e il contributo anche in fase difensiva, positivo. Poiché il calcio è capriccioso può succedere che dopo aver danzato intorno all'accampamento cagliaritano senza mai affondare il colpo, il Milan si ritrovi addirittura sotto di un gol prima della mezz'ora. Al primo intervento moscio dello stesso Adli, parte Luvumbo in area che esplode un missile da far tremare le mani a Sportiello. A quel punto il Milan è capace nel giro di 15 minuti di allestire le occasioni golose da gol abbozzate in precedenza e di risalire la pericolosa china. La reazione orgogliosa dei rossoneri è incarnata prima da Okafor (dopo errore del portiere isolano sul blitz di Pulisic) con un delizioso tocco sotto porta e poi da Tomori protagonista della sponda decisiva sul cross di Reijnders seguita a un angolo. In 5 minuti rimesso in attivo il risultato.
Il Cagliari consuma il meglio delle sue energie nei primi minuti della ripresa mettendo in difficoltà la difesa rossonera (Adli risolve un problema) ma per rischiare il recupero deve lasciare spazio alle spalle e in quello spazio il Milan può trovare la giocata del 3 a 1 grazie all'abilità di Pulisic nel servire sul confine dell'area una palla dolce come un cioccolatino: Loftus Cheek può finalmente inaugurare il tabellino dei marcatori con una sassata di destro finita nell'angolo scoperto. Nel finale Pioli può fare spazio al resto del mercato estivo con l'utilizzo di Romero oltre che Pobega e Leao chiamati a tenere sotto controllo il finale della sfida. Di sicuro Adli può dirsi promosso in capo al primo esame della stagione: serviranno altre conferme specie quando l'asticella si alzerà ma può diventare una risorsa invece che un problema secondo la precedente narrazione.
Anche Musah nei pochi minuti si guadagna la pagnotta e anche un pizzico di credito. Ranieri deve ancora cominciare il suo campionato: molto fragile complessivamente il suo Cagliari capace solo nel finale con Oristanio (Sportiello si comporta da lode nell'occasione) di sfiorare il secondo gol.
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