«Il mio fallo su Ronaldo? A basket il suo è sfondamento»

Il Matador in giro per i cieli di mezzo mondo, a causa di un guasto all'aereo che gli permetterà di sbarcare a Roma solo stamattina. Il portiere titolare con un dolore al gomito che ne mette in dubbio la presenza facendo venire i brividi al sol pensiero che possa toccare al suo sostituto. Più acciacchi e stanchezze varie, da Behrami (calcagno) al trio Campagnaro-Armero-Zuniga reduce da trasferte dall'altra parte del mondo. Il Napoli che domani sera giocherà a Torino contro i granata è ancora un rebus: Mazzarri - che all'Olimpico raggiungerà le 137 presenze sulla panchina azzurra, una più di Bruno Pesaola, issandosi al quarto posto nella classifica degli allenatori guidata da Monzeglio a quota 236 - in qualche modo lo risolverà, ma certo non è il miglior modo per preparare una trasferta già complicata di suo.
Intanto, l'avere battuto l'Atalanta prima della sosta ha riportato un po' di sereno in un ambiente che rischiava di farsi travolgere da una crisi di nervi tra dubbi e pettegolezzi: una dozzina di giorni dopo quel successo, pare che Mazzarri sia più vicino al rinnovo e che il gossip su Cavani (nella foto) si sia attenuato. La controprova si avrà però solo nei prossimi giorni e, come sempre capita in questi casi, molto dipenderà dal risultato del match di domani: vincere per vivere sereni, insomma. Sperando che le ore che mancano al fischio di Giannoccaro portino buone nuove: il gomito di De Sanctis non lascia però tranquilli né lo fa il suo secondo Antonio Rosati il quale, quando ha giocato in Europa League, non ne ha azzeccata mezza subendo 12 reti in 540' (una ogni 45'). Sulla condizione di Cavani, che ha intanto raggiunto quota 20 gol in campionato per il terzo anno di fila, è poi lecito avere qualche dubbio: il ko del suo Uruguay in Cile non deve averlo messo di grande umore e l'augurio che si fanno dalle parti del Vesuvio è che almeno abbia ritrovato l'armonia familiare.

Problemi, quelli, che non paiono riguardare Hamsik: pure Marekiaro, però, è atteso a una svolta dal momento che non segna da sei partite, ovvero dal match casalingo del 2 febbraio contro il Catania. Un'incognita tira l'altra, alla fine: poi magari filerà tutto liscio come mai.

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