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Mira e sci, la staffetta rosa fa la storia

Ai mondiali primo oro italiano nella disciplina di tiro con la carabina e fondo

Mira e sci, la staffetta rosa fa la storia

Ragazze vincenti. Un altro trionfo in rosa per lo sport italiano: stavolta l'oro lo conquistano in Germania le donne del biathlon, sport antico che adesso è coniugato al femminile a conferma di come il mondo si stia ribaltando. Non era mai successo che l'Italia in questa disciplina che prevede il tiro con la carabina e il fondo riuscisse a vincere una staffetta ai Mondiali. Da quando la gara è stata inserita nel programma, Chamonix 1984, infatti, nelle edizioni precedenti i migliori risultati erano stati due terzi posti, nel 2013 a Nove Mesto (Repubblica Ceca) e 2015 a Kontiolahti (Finlandia).

L'impresa storica di Oberhof, mecca dello sport tedesco, porta la firma di Samuela Comola, Dorothea Wierer, Hannah Auchentaller, Lisa Vittozzi: è nato un nuovo dream team. Che ha saputo sconfiggere le padrone di casa, con una prova sontuosa sia al poligono (solo due ricariche utilizzate) che sugli sci stretti in tutte e quattro le frazioni. Determinante, però, è stata l'ultima sessione di tiro in piedi in cui Vittozzi ha avuto la meglio nel confronto diretto con la teutonica Denise Herrmann-Wick, campionessa del mondo qualche giorno fa nella sprint. La 28enne di Sappada, terra di fondisti (Fauner, Piller Cottrer), ha conquistato la quarta medaglia di questi Campionati mondiali, eguagliando il primato italiano di Wierer (2 ori e 2 argenti in casa ad Anterselva 2020). Dopo l'argento nella staffetta mista e i bronzi nell'individuale e nella single mixed, finalmente anche Lisa, che da ragazzina giocava a calcio con i maschietti, ha sfatato il tabù dell'oro. «Sono veramente contenta - ha commentato una scatenata Vittozzi a fine gara -, questa vittoria entra nella storia. Abbiamo fatto una gara perfetta, sin dall'inizio. Personalmente, penso di aver gestito la gara molto bene: volevo assolutamente prendermi questa vittoria, ci siamo riusciti e ciò mi fa vedere quanto abbiamo lavorato bene come squadra».

Con Lisa e Doro, salgono sul podio le due giovani Comola (24 anni) e Auchentaller (21), che si mettono al collo addirittura la prima medaglia in carriera a livello senior.

C'è futuro, dunque, nel comparto rosa quando lascerà le competizioni Dorothea Wierer, l'altoatesina donna simbolo del biathlon che a 32 anni continua ad essere una delle più forti del circuito.

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