Il derby d'Italia ha un fascino tutto suo. E la classifica, ancora deficitaria, val bene uno sforzo in più. O quanto meno la speranza di poterci essere davvero. Sarà per questo che, complice la sosta per le nazionali, la Juventus potrebbe di qui alle prossime ore scoprire di avere problemi di abbondanza in vista del match di domenica. Un match che, se vinto, proietterebbe la Signora a sole cinque lunghezze di ritardo dall'Inter: per come è stato l'andazzo fino a un paio di settimane fa, ci sarebbe di che metterci la firma.
Nel frattempo Allegri sorride al pensiero di poter finalmente schierare - almeno a centrocampo - la Juve immaginata in estate. Cosa che finora non si è mai verificata: e se è vero che la prima volta non si scorda mai, farlo contro l'Inter potrebbe davvero segnare l'inizio di un nuovo cammino. Già, perché se Khedira si è preso la Juve nelle ultime due uscite contro Siviglia e Bologna (segnando pure un gol), altrettanto non si può dire di Marchisio, fermo dal 12 settembre per uno stiramento e con all'attivo soltanto 135', 45 dei quali in campionato. Ecco: il Principino pare pronto e fare finalmente coppia con il tedesco campione del mondo, regalando alla truppa altro talento e personalità. Ed è ovvio che dalla complementarietà dei due (finora insieme per meno di un tempo, in due delle tre amichevoli estive che hanno preceduto la Supercoppa) passi buona parte delle speranze di tornare a lottare per qualcosa di grande. Se poi al loro fianco ci sarà anche Pogba, largo al vero centrocampo post-Pirlo: le geometrie del numero 8, la sagacia dell'ex Real Madrid (che a San Siro, in occasione di Italia-Germania, si ruppe il crociato anteriore destro nel novembre 2013) e l'esplosività del Polpo. Sulla carta, non può non funzionare: se poi il francese non ce la facesse (ma la caviglia acciaccata in nazionale sta decisamente meglio), spazio a uno tra Lemina e Sturaro.
Insomma: la pazienza invocata da Allegri quando la squadra era decimata dalle assenze non ha più ragione di essere. La Juve (che ieri ha reintegrato Caceres, dopo averlo messo fuori rosa per avere distrutto una Ferrari in piena notte) è pronta a ripartire e a San Siro dei potenziali titolari dovrebbe mancare il solo Mandzukic, fermo dal 20 settembre per uno stiramento. Visto quanto accaduto in tempi recenti, viene da dire 'poco male': Morata in compenso dovrebbe esserci, avendo smaltito la botta e la paura accusate in nazionale, e fare coppia con Dybala, gasato dalla sua prima convocazione con l'Albiceleste.
Ci sono insomma tutte le premesse per cominciare nel migliore dei modi il tour de force di sette partite in ventidue giorni: nell'era Andrea Agnelli, peraltro, la Juve non è mai stata battuta dall'Inter a San Siro vincendo in tre occasioni e pareggiando in altre due.Marchisio è entrato due volte nel tabellino marcatori, la seconda delle quali su rigore il 16 maggio scorso: a scudetto già vinto, la Signora si tolse lo sfizio di zittire il Meazza. La voglia di ripetersi non manca.
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