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Modena, via il tabù: tricolore dopo 14 anni

La Dhl vince lo scudetto in tre gare: ieri decisivo il tie-break. Ed è triplete dopo coppa Italia e Supercoppa

Vanni Zagnoli

Forse hanno ragione i Modena City Ramblers, forse davvero Chi vola vale, come recita l'inno del Modena volley. In 3 partite arriva il 12° scudetto gialloblù, l'ultimo era stato 14 anni fa, con le bordate di Giani e Cantagalli, e l'avversaria era la Sisley Treviso, orogranata come la Perugia di ieri.

Finisce al tiebreak (15-13) e nel 2002 come ieri c'è Angelo Lorenzetti in panchina. Sul più bello della premiazione lascia il palco per portare la medaglia in tribuna alla madre, che 3 anni fa aveva perso per un tumore la figlia Manuela. Lorenzetti è al terzo titolo, l'altro era stato a Piacenza. Con Modena firma il triplete (supercoppa, coppa Italia e scudetto, è mancata solo la final four di Champions), aveva annunciato in anticipo di andarsene, come Guardiola dal Bayern e Conte dalla nazionale. «Ma adesso ne riparlerò con la società». Potrebbe anche restare, insomma, soprattutto se rimanassero anche i brasiliani Bruninho (palleggiatore) e Lucas (centrale). L'altro centrale titolare, Matteo Piano, rientrerà solo per l'Olimpiade, viene sostituito da Elia Bossi, triestino fisicato. In banda c'è il più talentuoso al mondo, N'Gapeth, 29 punti e naturale mvp delle finali, al suo fianco il serbo Petric. L'opposto è Vettori, parmigiano che ama i libri e non sorride tanto: tre anni fa aveva stupito il mondo, nel bronzo di World league e all'argento europeo, poi in nazionale ha patito la consacrazione di Zaytsev. Alla seconda stagione a Modena, torna prepotente, con i servizi decisivi. Domenica Perugia aveva perso 3-0, giovedì si era arresa al tiebreak, al PalaPanini vince il primo per 23-25. Il secondo è modenese (25-20), nel terzo Sir Safety avanza con l'americano Russell e il serbo Atanasijevic: 17-25. Il quarto è di nuovo dominato dal gioco di Bruninho per Ngapeth, 25-16. Il set di spareggio è umbro sullo 0-4 e con il muro del 3-8. Lorenzetti siede in panchina, apparentemente inerme. Vettori autografa il -2 in battuta, l'argentino De Cecco manca un pallone chiave, poi l'ace di Petric e la schiacciata del Vetto dell'11-10.

Sul 14-13 Atanasijevic batte in rete e così esplode la gioia di Modena.

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