Sono tante le storie olimpiche di fratelli e sorelle ai Giochi. E tutte sono speciali perché raddoppiano le emozioni. L'Italia può contare sull'inossidabile duo di Manuela e Manfred Moelgg che come ski man ha il fratello Michael. Loro sono veterani, come lo sarebbero state le sorelle Fanchini, le Curtoni e i Marsaglia. Ai Giochi però ci saranno rispettivamente solo Nadia, Irene e Matteo a gareggiare anche per i rispettivi parenti. Per anni dall'Argentina hanno dominato le cronache i Simari Birkner tre sorelle e un fratello - con mamma e papà service woman e allenatore. E poi le tre sorelle Loeseth, che in Corea manderanno, a rappresentare la Norvegia, solo Nina, neo vincitrice del parallelo di Stoccolma. Fra i fratelli in Coppa ci sono, per esempio, gli Zampa dalla Slovacchia, i Meillard dalla Francia, i Gisin dalla Svizzera.
E poi ci sono i fratelli degli ex, quelli che hanno il compito più arduo: non lottare in contemporanea, ma col blasone del primogenito: è il caso di Bernadette Schild, forte quasi come la sorella Marlies e di Michael Matt che sembra aver preso, nello slalom, lo stile del fratellone super Mario. LuGaMoelgg, Fanchini, Curtoni Lo sport un vizio di famiglia
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