Due mondiali da rivincere, per riscattare un decennio con acuti rari e i flop di calcio e basket. In Polonia comincia oggi il campionato del mondo di volley, l'Italia a fine millennio incastonò 3 ori di fila ('90 e '94 con Velasco, poi nel '98 con il brasiliano Bebeto), mentre dal 2005 (Europeo di Roma) è senza trofei. L'attuale ct Berruto è abbonato al podio, ma l'Italia dal 2002 ad oggi, fra Olimpiadi e Mondiali, ha raccolto appena l'argento di Atene '04 e il bronzo di Londra '12. «Come gli alpinisti - sostiene il tecnico-antropologo -, siamo concentrati su ogni passo, servono 13 scalate per agguantare la finale del 21 settembre, a Katowice: la Fivb ha più paesi dell'Onu».
Dal 23 toccherà alle donne, nella rassegna ospitata da 8 città italiane, per bissare l'unico successo, nel 2002 con Marco Bonitta in panchina: a livello assoluto sono poi arrivate due coppe del mondo con Barbolini.
La pallavolo deve cancellare i flop iridati del calcio (due eliminazioni al primo turno negli ultimi due mondiali) e del basket (assente in Spagna e in altre due delle ultime 6 edizioni). «Non abbiamo correlazioni con il calcio - riflette il palleggiatore Dragan Travica -, uscito con la piccola Costarica. A me non piace, come gioco e per i valori trasmessi. Restiamo nel nostro piccolo e proviamo a convincere la società globale che lo sport è qualcosa di più leale, ma è una causa persa».
Il girone di Cracovia comincia oggi alle 13, contro l'Iran, allenato dal serbo Kovac, vicecampione d'Italia con Perugia, e non più da Velasco, in competizione con l'Argentina: gli asiatici inseguono il primo podio della storia. Le altre gare degli azzurri sono alle 20,15, tutte su Raisport1: martedì c'è la Francia, giovedì il Belgio, sabato Portorico. La chiusura che varrà probabilmente il primato, è con gli Usa, trionfatori a sorpresa nella World league di Firenze e con 3 Olimpiadi e il mondiale dell'86 in bacheca. Si giocano 4 gironi da 6, con passaggio alla 2ª fase delle prime 4. E' ancora favorito il Brasile, campione in carica da tre edizioni.
Questa è la prima rassegna con la moviola in campo, gli allenatori possono richiedere due videocheck per set e, se hanno ragione, ripetere la richiesta all'infinito.
Ogni incontro viene interrotto 10' dopo il secondo set, per la pubblicità televisiva, e poi verso il tiebreak. Ieri a Varsavia c'erano quasi 65mila spettatori, per Polonia-Serbia: all'aperto è un pubblico da record per una disciplina extracalcistica, ma il volley è lo sport nazionale nella terra di papa Wojtyla.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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