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Montano riporta la sciabola azzurra all'oro

Battuti i russi favoriti. Ma la gara a squadre purtroppo a Rio non ci sarà

Montano riporta la sciabola azzurra all'oro

Un altro oro a Mosca, stavolta quello più inaspettato. La terza medaglia di questi Campionati del Mondo di scherma, la seconda del metallo più pregiato, arriva dalla prova a squadre della sciabola maschile, che domina la finale e annichilisce i padroni di casa della Russia, favoritissima alla vigilia. La medaglia d'oro va sul collo degli ultra trentenni Aldo Montano (37) e Diego Occhiuzzi, e dei ventenni Luca Curatoli ed Enrico Berrè: un mix perfetto di esperienza e gioventù.

Una medaglia a ben vedere sorprendente, che mancava da vent'anni, precisamente dalla rassegna dell'Aja, inattesa soprattutto per via della deludente performance nella prova individuale di martedì che non lasciava alcuna speranza di successo a squadre. Purtroppo l'Italia non potrà difendere il titolo mondiale a Rio, poiché questa prova non sarà di scena alle prossime Olimpiadi, così come il fioretto femminile, per l'assurda decisione del Cio di ruotare le armi.

L'approccio di tutta la squadra è stato davvero ineccepibile: in avvio Curatoli e Montano partivano con l'acceleratore e registravano un clamoroso parziale di 10-2; poi il vice-campione olimpico Occhiuzzi subiva la rimonta del campione del mondo Yakimenko, il quale riportava la formazione russa sul 9-15. A quel punto, però, tornava in pedana il più giovane del quartetto azzurro, Curatoli, che a dispetto dei suoi 20 anni si mostrava all'altezza dei più grandi della disciplina e conservava il vantaggio di 20-13. Diego Occhiuzzi si difendeva dagli attacchi dell'ex iridato di Kazan e portava il punteggio 25-18. Dopo un 3-0 iniziale subito dal neo-campione mondiale, Aldo Montano si batteva come un leone e con un'ultima magia, ricevendo anche i complimenti dell'avversario, decretava il 30-23 per la nostra squadra. Nessun azzurro mostrava alcun segno di cedimento, anzi. L'argento olimpico Occhiuzzi non lasciava scampo al russo Ibragimov, inseguito Curatoli teneva a bada il neo-iridato lasciando ad Aldo Montano il compito di chiudere l'incontro con il punteggio di 45-36. Per Montano (14esima medaglia tra Mondiali e Olimpiadi) si tratta del primo oro iridato, alloro che gli permette di superare papà Mario Aldo che ai Campionati del Mondo di Mosca del 1980 conquistò l'argento nella gara a squadre. «Vincere nella patria della sciabola è un'imresa che vale doppio – ha commentato Montano -. Questa è una bella favola». Proprio come un romanzo di Dostoevsksij.

Oggi, nella penultima giornata dei Mondiali di scherma, si disputano le due prove a squadre della spada.

Gli azzurri affrontano ai quarti la Francia sia al maschile che al femminile; le donne, bronzo mondiale in carica, possono contare sull'apporto della bicampionessa del mondo Rossella Fiamingo, vincitrice mercoledì dello splendido oro.

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