Montella chiede a Montolivo il biglietto per restare

Riccardo da grande escluso a ultima speranza. Il tecnico: "Mi vedo su questa panchina pure a Napoli"

Montella chiede a Montolivo il biglietto per restare

Sorrisi distensivi e battute. Vincenzo Montella si difende così dallo stress e dai titoli di giornali che lo vedono in bilico e gli schierano al fianco Gattuso, battezzato come successore per l'occasione. «Avete fatto un foto-shop, non è così magro Rino» la battuta del tecnico che serve a stemperare il famoso clima da ultima spiaggia e ad allontanare da Milanello fastidiosi fantasmi. Con garbo e finta ironia. Paulo Sousa è in Cina, alla faccia di chi lo vedeva già passeggiare per Milano, Gattuso comincia a rodare con la primavera (5° successo consecutivo sulla Lazio ieri dopo una partenza tormentata) e il duo Fassone-Mirabelli sa benissimo che procedere al cambio significa anche far naufragare quel lavoro di Rino che sta dando qualche frutto. Perciò l'intento del club è quello di proseguire, risultati confortanti alla mano, con Montella a meno di un cataclisma anche perché dallo spogliatoio non giungono segnali di fratture tra gruppo squadra e staff tecnico. Tra l'altro nel dibattito intorno ai guai del Milan cominciano a essere sempre più insistenti le stroncature del mercato realizzato, tipo quella firmata da Mauro Bianchessi, scopritore di Donnarumma e Locatelli, licenziato in tronco da Mirabelli e passato ora al settore giovanile della Lazio («cambiare 11 giocatori senza un top una scelta non vincente, sono curioso di vedere come finisce con questi 11 che Mirabelli dice di aver preso dopo scientifico esame»).

«Io mi vedo sulla panchina del Milan anche a Napoli» cioè dopo la sosta per lo spareggio mondiale della Nazionale, occasione fissata da tempo per fare il primo bilancio della stagione e capire cosa non ha funzionato nel nuovo Milan. Questa è l'altra frase di Montella per accreditare la propria convinzione e la solidità del rapporto con la società che lo scorta in queste settimane di tensioni e censure feroci ai risultati e al gioco con incontri e consultazioni quotidiani. È un tentativo di esorcizzare l'esonero che molti intravedono dietro la sfida col Sassuolo di stasera, appuntamento da non mancare per evitare che il deficit della classifica si trasformi in una crisi senza sbocchi. «E sono anche convinto che il quarto posto sia ancora alla portata» l'altro messaggio in codice lanciato a squadra e tifosi.

I primi in particolare devono dimostrare di meritare la fiducia, persino eccessiva da parte del proprio allenatore e correggere i giudizi che sembrano già scolpiti sulla pietra. Tra questi, in attesa del recupero di Bonaventura, Calhanoglu e Kalinic (Biglia è ai box per acciacchi al tendine) sono sotto i riflettori.

Perciò tocca a un grande escluso, Riccardo Montolivo, tra i meno deludenti di Atene (suo il palo, unica occasione da gol costruita in 90 minuti), riprendere il volante del gioco e provare a cancellare le amarezze accumulate nei mesi precedenti.

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