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Il colpo del Monza: in Serie A per la prima volta nella sua storia

I brianzoli espugnano l'Arena Garibaldi ai supplementari e conquistano la Serie A dopo una partita ricca di gol e di emozioni

Il Monza conquista la Serie A per la prima volta nella sua storia

Missione compiuta: il Monza approda in Serie A per la prima volta in 110 anni di storia. Con il vantaggio di avere a disposizione due risultati su tre il Monza va sotto, sbanda paurosamente poi rimonta e conquista la promozione ai supplementari con un pirotecnico 4-3.

In un'Arena Garibaldi gremita, parte fortissimo il Pisa e va subito in vantaggio al primo minuto. Errore di Pirola, la palla a Beruatto che mette in mezzo un cross teso sul quale arriva puntuale Ernesto Torregrossa che batte senza grossi problemi Di Gregorio. I toscani spingono sull'acceleratore e raddoppiano dagli sviluppi di un angolo, Hermannsson trova il tempo per la battuta di testa anticipando i difensori del Monza, la palla tocca il palo e entra ancora alle spalle di Di Gregorio.

Al 20' la reazione dei brianzoli. Carlos Augusto cerca di sfondare per vie centrali e viene anche messo giù al limite dell'area, la palla arriva ugualmente a Machin che calcia e mette la palla all'incrocio dei pali. A dieci minuti dalla fine la svolta della partita. Brutta palla persa in uscita dal Pisa, imbucata per D'Alessandro che tocca per Christian Gytkjaer il quale batte Nicolas riportando il risultato in parità. Sembra finita ma i toscani ci credono ancora.

All'ultimo minuto respinta corta della difesa del Monza, il neo entrato Mastinu si avventa sul pallone e calcia da fuori area, palla in rete e Pisa di nuovo in vantaggio. Si va ai supplementari. Sugli sviluppi di un angolo, Marrone salta tutto solo nei pressi del secondo palo e insacca. Poco dopo clamoroso errore di Birindelli che regala la palla a Gytkjaer che punta Nicolas e gli calcia davanti, pallone in rete. Il Monza è in Serie A.

Un progetto vincente

Un'annata davvero indimenticabile per Silvio Berlusconi e Adriano Galliani, i due grandi artefici di questa impresa, che solo qualche giorno fa avevano gioito per il 19° scudetto del Milan. Dopo un trentennio leggendario in rossonero, la seconda discesa sul campo da calcio di Berlusconi ha avuto sin dall'inizio un unico obbiettivo: portare il Monza in Serie A.

Un piano per niente scontato vista la storia recente del club brianzolo: nonostante sia una delle società più presenti in cadetteria, con 40 campionati di B disputati, nel 2017 i biancorossi militano in serie D e soltanto negli anni Duemila contano due fallimenti. La storia però cambia repentinamente nell'autunno 2018 con il passaggio alla famiglia Berlusconi quando la squadra milita in Lega Pro. Grazie a importanti investimenti sulle varie campagne acquisti, sul centro sportivo di Monzello e sul nuovo stadio – il Cavaliere e Galliani rilanciano il club portandolo prima in Serie B e in due anni, in lotta serrata per la Serie A.

La scelta di Giovanni Stroppa, che proprio a Monza visse i primi passi da calciatore prima di arrivare sui grandi palcoscenici della Serie A, si rivela quella giusta. Lo choc per il match point fallito a Perugia all'ultima di campionato viene rapidamente superato dal gruppo che reagisce prontamente nella doppia sfida col Brescia e nella finalissima col Pisa. E adesso finalmente può gioire. Un traguardo voluto fortemente dalla società, che finalmente potrà misurare le proprie ambizioni nella massima serie.

Perché per Berlusconi e Galliani il Monza è molto di più di una semplice società di calcio. È il tentativo di creare una squadra che sia l’espressione dei loro sogni e dei loro metodi, ancora intatti dopo decenni. Una bellissima favola che fa bene al calcio di oggi, ormai privo di romanticismo e senso di appartenenza. Di sicuro da domani per i tifosi del Monza sarà impossibile smettere di sognare.

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