Moratti confessa: "Potevo prendere il Bari ma..."

L'ex patron dell'Inter: "Il calcio è passione, avremmo speso molto più di quanto preventivato"

Moratti confessa: "Potevo prendere il Bari ma..."

Milano Scene da un matrimonio con vista (su mega-schermo appositamente montato nel cortile di una elegante residenza milanese) sui trionfi della vecchia Inter di Angelo Moratti e quella post-moderna di Massimo Moratti e del triplete. Può accadere che, nelle pieghe di una festa molto intima, riservata a un apprezzato cronista dell'ultima cavalcata nerazzurra, si finisca col rivivere l'epopea interista (con le note di amala) e col parlare di calcio d'antan e di calcio attuale, tra colleghi innamorati del mestiere e del pallone e qualche ospite d'eccezione come Massimo Moratti, presidente per 18 anni delle Beneamata e da sempre riconosciuto come l'esponente più autentico dell'interismo doc.

Più che la partenza col freno a mano tirato di Spalletti e soci, a far discutere la platea è stata semmai l'ultima mossa a sorpresa di Berlusconi e Galliani, pronti a tornare sulla scena con il Monza in serie C. «La spiegazione è una sola e si chiama passione» la didascalia convinta di Moratti resa ai suoi interlocutori che lo hanno interrogato sulla notizia della settimana e che ne hanno ascoltato il giudizio, quasi rapito. «Ma sì, si tratta di una iniziativa simpaticissima che può determinare un grande risveglio d'interesse per la Brianza, per il campionato e per tutti quei settori che rimetterà in moto» il pronostico che sa di condivisione assoluta. «E poi vedrete cosa accadrà: metteranno mano allo stadio, potenzieranno la squadra, partendo dalla conoscenza che Galliani ha della città e anche della storia recente della società» l'altra previsione, spiegazione ancora più autorevole dell'entusiasmo provocato dalla trattativa ormai destinata a chiudersi in pochi giorni con l'ingresso di Fininvest per il 70% e il rimanente 30% nelle mani della famiglia Colombo, attuale proprietà. «Il motore di questa iniziativa è sempre lo stesso: la passione per il calcio. Così riempiranno anche le loro domeniche» l'ultima chiosa di Massimo Moratti che è stato sfiorato da una proposta dello stesso tenore.

«Qualche tempo fa mi hanno offerto il Bari adesso ceduto ad Aurelio De Laurentiis che intende realizzare il grande polo del Sud» il particolare inedito che forse moltiplicherà rimpianti tra le legioni di tifosi biancorossi costretti a ripartire dalla serie D dopo la mancata iscrizione del club di Giancaspro. «Ne ho discusso per qualche giorno con mio figlio lusingato dall'offerta, poi abbiamo deciso di rinunciare e non tanto per la distanza geografica dalla Puglia, non era quella la maggiore difficoltà» la spiegazione razionale prima di quella autentica, giunta successiva. «Ho rinunciato semmai perché mi conosco bene e so quali sarebbero stati i passaggi dopo il primo intervento.

Ad esempio: non vuoi farti galvanizzare dall'idea di acquistare un campioncino brasiliano o uruguagio? E così avremmo finito con lo spendere molti più denari di quelli preventivati». Ed è il motivo per il quale Massimo Moratti, molti anni dopo, è rimasto ancora incantato dalle immagini della festa-scudetto di Siena o della Champions league alzata al cielo di Madrid.

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