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È morto Muhammad Ali, ​la leggenda del pugilato

Muhammad Ali era stato ricoverato per problemi respiratori. È stato il più grande pugile di tutti i tempi e un campione dei diritti umani

È morto Muhammad Ali, ​la leggenda del pugilato

È morto Muhammad Ali. Aveva 74 anni. La leggenda del pugilato si trovava in un ospedale di Phoenix, in Arizona, dove era stato ricoverato per problemi respiratori e le sue condizioni erano state subito dichiarate critiche. La salute del mitico pugile è gradualmente peggiorata da quando, a 42 anni, gli venne diagnosticato il morbo di Parkinson nel 1984. Alcuni esperti sostengono che la malattia possa essere stata causata dai colpi presi sul ring nel corso della carriera.

Muhammad Alì, all'anagrafe Cassius Marcellus Clay Jr., è considerato il più grande pugile di tutti i tempi e un campione dei diritti umani (guarda la gallery). Ha vinto tre volte il titolo mondiale dei pesi massimi, dopo l'oro olimpico conquistato a Roma nel 1960. Era nato a Lousville, in Kentucky, il 17 gennaio del 1942. Ma la sua influenza, fuori dal ring, non è stata da meno: dalla conversione all'islam al gran rifiuto ad andare a combattere in Vietnam che gli costò il ritiro della licenza pugilistica e l'interruzione dell'attività dall'aprile del 1967 al settembre del 1970, quando era già il numero uno.

Da anni concedeva pochissime apparizioni pubbliche. Nelle più recenti era apparso sempre più sofferente e fragile. Anche l'ultima volta, lo scorso 9 aprile, quando aveva voluto partecipare alla Celebrity Fight Night, un evento annuale che è anche occasione per una raccolta fondi a favore della ricerca contro il Parkinson. Era tuttavia in evidenti difficoltà fisiche, sorretto per tutto il tempo e con il viso nascosto dietro un paio di occhiali scuri. Prima di allora aveva preso parte ad un tributo a lui dedicato nella sua città natale, Louisville in Kentucky. Il morbo di Parkinson di cui soffriva fu palese al mondo per il tremore delle mani mentre accendeva la torcia olimpica nel 1996, ai Giochi di Atlanta. Eppure Muhammad Ali era rimasto attivo a lungo come figura pubblica. Lo scorso dicembre aveva fatto irruzione anche nella campagna elettorale americana con una dichiarazione contro il candidato repubblicano alla presidenza Donald Trump che ha proposto di bandire i musulmani dagli Stati Uniti.

"Noi come musulmani - aveva avverto Alì - dobbiamo reagire contro coloro che usano l'islam per portare avanti la loro agenda personale".

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