La contesa di Sepang tra Valentino Rossi e Marc Marquez ha spaccato l'Italia in due. Ma a dividersi non sono solo i tifosi ma anche le scuderie. Il Ducati Team, come chiunque altro, ha espresso il proprio punto di vista su un evento epocale che potrebbe cambiare la genetica di questo sport. Nella conferenza stampa del giovedì, dopo le ormai celebri dichiarazioni di Valentino Rossi sul pilota Honda, Andrea Iannone aveva dichiarato la propria neutralità, pur appoggiando parzialmente la tesi del Dottore su un insolito "gioco" di Marquez.
Dopo l’episodio alla curva 14 del circuito di Sepang Andrea Iannone sembra più esplicito: “Non si può andare un secondo più piano rispetto a poche ore prima (al warm up, ndr), ma non so quale fosse la strategia di Marquez. Io quando vado in pista penso solo alla mia gara, a ottenere il massimo risultato possibile: questo è uno sport individuale”, ha rimarcato il pilota di Vasto. Gli fa eco Andrea Dovizioso: “Marquez combatteva per il podio, ma anche per infastidire Rossi: non è stato bello da vedere”.
E neppure Paolo Ciabatti, Direttore Sportivo di Ducati Corse, può negare le intenzioni ‘fastidiose’ del campione in carica spagnolo: “Credo che tutto
sia una conseguenza delle dichiarazioni di giovedì di Rossi: mi sembra chiaro l’intento di Marquez di infastidire Rossi, ma Valentino ha sbagliato a reagire. Credo che il ride trough sarebbe stata la punizione più giusta”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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