"Evento ad alto rischio", lo classifica la Commissione Antiviolenza spagnola. Ed è la prima volta che accade nella storia del motociclismo. Il Gp di Valencia rappresenta molto di più di una semplice gara di motocilsimo. "Potrebbe esserci qualche zuffa tra il pubblico, ma siamo pronti ad intervenire subito. Bisogna trasmettere tranquillità, deve essere una giornata di sport e spettacolo", spiega Gonzalo Gobert direttore del circuito valenzano. Ma mentre i tifosi si dividono, i piloti provano a concentrarsi sulla gara, ma inevitabilemente dalle loro ruote passerà il futuro del mondiale.
Chi si farà da parte per far passare il pesarese subito dopo il via? Secondo la stampa iberica, i piloti italiani: Pirro, Petrucci, Dovizioso e Iannone. In realtà i 4 hanno ribadito di voler fare la propria gara, senza voltarsi indietro, Iannone e Petrucci tifano per Vale e non lo nascondono. Nella fazione di Rossi, i giornalisti iberici mettono poi Hayden ("Anche ieri ha parlato bene di Valentino, di cui è stato a lungo compagno di squadra"), Barberà ("Ha migliori rapporti col l'italiano"), Bradley Smith ("Troppo cordiale con il numero 46"), Miller ("Sono amici, lo va sempre a trovare a Tavullia"), Bautista ("Vale è sempre stato il suo idolo"), Maverick Vinales ("Non lo ha mai nascosto: fin da bambino tifa per Rossi"), Di Meglio ("Non darà nessun problema all'italiano"). Neutrali West, Laverty, Parkes, Baz ("Che però è molto alto, e se Valentino non lo supera subito potrebbe fargli perdere tempo prezioso"),
Redding, Pol Espargarò.
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