Mou in caduta libera, la piazza lo scarica e il club riflette

Call tra dirigenti: l'urgenza è trovare il nuovo ds con il quale valutare il tecnico. Roma mai così male dopo 20 turni dal 2003

Mou in caduta libera, la piazza lo scarica e il club riflette
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Luna di miele finita per lo Special One. Anche con i tifosi, scatenati contro di lui sui social. Perchè con la proprietà americana della Roma sembra essersi già conclusa da tempo. O almeno così si perceipesce, considerando il silenzio diventato assordante e un rinnovo di contratto mai accennato.

Nel calcio, quando le cose vanno male, si chiede la testa dell'allenatore. Fa parte del gioco. E in questo gioco non può non partecipare anche Mourinho. Che dopo essere stato raggiunto nel numero di titoli vinti in carriera (26) da Carlo Ancelotti - trionfatore con il Real Madrid nella Supercoppa di Spagna -, ha esaurito quell'indennità concessa dalla piazza per le due finali europee. Uno Special, insomma, sempre meno Special capace di perdere domenica a San Siro l'ennesimo scontro con una big (solo 6 successi in 29 precedenti nei due anni e mezzo in giallorosso). E prima del match, la follia di un supporter 19enne giallorosso, entrato allo stadio con fumogeni nascosti all'interno di alcuni panini avvolti da carta stagnola (per lui Daspo di un anno insieme ad altri 5 tifosi).

I 29 punti in classifica dopo 20 giornate, peggior score in campionato degli ultimi 21 anni, non rendono tranquilli. Così come la sensazione di una squadra ibrida, svuotata nelle idee, nelle energie e nella voglia. Anche se ora il calendario sorriderà alla Roma e ci sarà il recupero di Dybala (ieri si è allenato a Trigoria mentre per gli altri giorno di riposo concesso da Mou).

Ma nonostante ieri si sia tenuta una call Roma-Houston (consueta il lunedì per la verità) tra i Friedkin e la Ceo Souloukou e la fiducia dei dirigenti verso Mou sia ai minimi storici, l'esonero del tecnico non era all'ordine del giorno. Friedkin ha abituato la piazza a mosse sorprendenti ma solo a bocce ferme e mai in corsa. Tema centrale del vertice le amichevoli che la Roma disputerà a Riyad, con lo Special One che resterà dunque sulla panchina giallorossa almeno per le prossime due gare. Resta invece prioritaria la caccia al nuovo ds che sostituirà dal 4 febbraio Pinto. Se è vero quindi che conteranno i risultati per il futuro del portoghese, ci sono ancora margini per ottenere l'obiettivo minimo, il posto Champions, ancora a soli 5 punti. E conterà poco un nuovo eventuale cammino trionfale in Europa.

La situazione verrà gestita anche con il parere del nuovo dirigente (un uomo di fiducia della Ceo) considerando anche le parole di Mou che vorrebbe rimanere sulla panchina giallorossa in futuro. Ma servirà una marcia in più sul piano dei risultati e toppare con Verona, Salernitana e Cagliari significherebbe il punto di non ritorno.

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