Ha detto Sandro Sabatini che Rudi Garcia domenica sarà in panchina, era agli Studios cinematografici sulla Tiburtina con la squadra, aria di buone feste. C'era anche Garcia che, rinfrancato, ha ironizzato sul poster di Ogni maledetta domenica dove invece di Al Pacino c'era lui: «Aggiungerei anche ogni mercoledì...». E giù a ridere. Proprio una bella combriccola, Garcia si è anche spinto a dire che dopo la tempesta esce sempre il sole. Poi il ds ha caricato tutti sul pullman e ha aperto le porte solo dentro Trigoria dove la squadra è in ritiro fino a Roma-Genoa. Ma Sabatini resta?E Gasperini? Esempio: la Roma vince e Garcia rimane fino all'eliminazione in Champions, poi se comanda Totti arriva Lippi, se convincono Pallotta arriva Spalletti che ha già fatto sapere che non intende fare da traghettatore, minimo 2 anni e mezzo, se vige il caos Bielsa è la persona giusta. Gasperini ha il destino segnato, vince, pareggia o perde resta a Genova perché Preziosi sta per mollare e non vuole altre spese. C'è un gran bel traffico sulle panchine di A, qualcuno ha già lasciato, Mandorlini, Iachini e Zenga peccato, Delio Rossi per forza, e qualcuno sta per farlo, Pioli su tutti se anche domenica perde. Sarebbe la seconda panchina che salta dopo una sconfitta con l'Inter, il Bologna dovrebbe quasi esserne grato, l'avvento di Roberto Donadoni ha portato tanti punti. Anche Sinisa Mihajlovic è sulla graticola, il passaggio ai quarti di coppa Italia contro una Samp in dieci e un gioco zoppicante lo tengono con le spalle al muro. Sinisa ha margine d'errore prossimo allo zero, al Matusa contro il Frosinone potrebbe lasciarci la buccia anche se in coppa ha aperto un'autostrada verso la finale. Diventerebbe il terzo a libro paga senza panchina dopo Seedorf e Inzaghi, il Milan a quel punto punterebbe deciso sulla coppia Tassotti-Brocchi fino a maggio, alternativa quasi seria quella di Cesare Prandelli.Qui da noi è così, in Europa peggio, sono stracalde le due panche di Manchester, quella del Chelsea è rovente, a Parigi, Monaco e Madrid può succedere di tutto, la storia più incredibile è di Jose Mourinho. Lo Special era arrivato ai ferri corti con la squadra, ha fatto sapere il dt del Chelsea Michael Emenalo. Esonerato per il bene del club, subito in lista per il bene di altri club, su tutti il Psg. Un giorno commentando l'ennesimo esonero di un collega Josè disse che prima o poi sarebbe capitato anche a lui e quel giorno avrebbe smesso. Qualche giorno dopo alla stessa domande rispose: «Chi? Io? Mai detto una cosa del genere». Special in tutto, i top club cambiano manico e sembra che tutto dipenda da lui. Perfino la nazionale inglese e quella portoghese pensano a Josè e le puntate sono aperte. In vantaggio però c'è il Psg, i bookie lo vedono allo United bancato a 2, a 9 c'è addirittura il Bayern Monaco, c'è perfino il ritorno a Madrid anche se Florentino Perez ha detto che al momento non ci pensa: «Prima o poi il nostro allenatore sarà Zinedine Zidane. Ma non subito. Mourinho? Nessuno può prevedere il futuro ma per ora non è il suo momento. Per ora». Di sicuro la panchina di Rafa Benitez è in condizioni pietose, manca solo che Cristiano Ronaldo e fidi nottetempo gli seghino le gambe.
Il City sarà di Guardiola, il Bayern di Ancelotti, se Ferguson ha ancora potere allo United arriva Allegri. Comunque Roman Abramovich c'è rimasto male, ma ha già pensato a Guus Hiddink, traghettatore di fiducia, poi punterà deciso su Antonio Conte. E magari è tutto vero.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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