L'Inter di Simone Inzaghi ha letteralmente annientato la Roma di José Mourinho sconfitta per 3-0 grazie ai gol di Hakan Calhanoglu, Edin Dzeko e Denzel Dumfries. La prestazione dei nerazzurri è stata totale soprattutto nel primo tempo e non ha praticamente mai rischiato niente contro i giallorossi orfani di Karsdorp, Pellegrini e Abraham. Anche tra le fila dei nerazzurri però c'erano diverse defezioni con Stefan de Vrij e Matteo Darmian.
Mourinho furioso
Al termine del match il tecnico portoghese si è mostrato arrabbiato e amareggiato ai microfoni di Dazn e ha preferito non rispondere alle domande dei giornalisti. "L'Inter è più forte di noi in condizioni normale, in queste condizioni è molto più forte di noi. Oggi tra Covid, infortuni e squalificati era una formazione molto limitata. Il nostro potenziale offensivo era praticamente nullo, abbiamo avuto tre occasioni e non abbiamo segnato. Quando giochi con un'organizzazione difensiva nuova non puoi prendere gol come il primo e il terzo. Bene l'arbitro, siamo la squadra più indisciplinata della Serie A e mancava solo il giallo a Cristante". La società giallorossa ha inoltre comunicato come nessun giocatore si presenterà per rispondere alle domande dei giornalisti.
Inzaghi gongola
Simone Inzaghi ha commentato così il successo maturato all'Olimpico: "E' una vittoria che dà autostima. Ho la fortuna di allenare giocatori importanti. Ho fatto queste partite in emergenza ma nessuno se n'è accorto. Anche la Roma aveva tante assenze. Vediamo come sta Correa, avevo Lautaro che non stava benissimo, è un giocatore importante per noi e non mi andava di perderlo. Vediamo se recupera per martedì".
L'ex tecnico della Lazio ha poi continuato: "Non so se è stata la più bella, altre volte abbiamo giocato bene. Stasera affrontavamo una squadra che aveva perso in casa solo il derby. Vincere così ci dà autostima, abbiamo tante partite davanti ma questo è un bellissimo segnale. Penso che i tifosi siano contenti".
L'Inter gioca un calcio spumeggiante e divertente e Inzaghi ne è consapevole: "Da tanti anni le mie squadre giocano in un determinato modo. Anche con la Lazio divertivamo e facevamo bene, come nell'anno quando poi è arrivato il Covid. Non erano risultati casuali. Ora sono in una grandissima squadra, con giocatori importanti.
Abbiamo perso giocatori importantissimi ma non ci siamo abbattuti. Abbiamo salvaguardato il club, poi anche a meno dieci non ci siamo abbattuti. Abbiamo continuato a lavorare, stiamo crescendo ma non abbiamo fatto ancora nulla".
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