La stagione del Manchester United non è di certo delle più esaltanti: i Red Devils dopo aver vinto tre titoli in quella passata stanno arrancando quest'anno e chiuderanno questa stagione con zero titoli, per dirla alla José Mourinho. Lo United, infatti, è secondo in campionato ma con tantissimi punti di distacco dal City di Pep Guardiola, mentre è stato eliminato inaspettatamente dagli ottavi di finale di Champions League per mano del Siviglia di Vincenzo Montella.
In tanti hanno criticato Mourinho per la cocente eliminazione dalla Champions e in molti vorrebbero la sua testa a fine stagione ma lo Special One, nella conferenza stampa prima del match contro il West Ham, è parso più in forma che mai trasformando il tutto in un lungo monologo di 12 minuti, ricordando quello che fece all'Inter: "Sono vivo e sono qui. Sono felice di quello che ho visto nei miei giocatori dopo la sconfitta col Siviglia, ho visto gente triste, frustrata, ma non c’è tempo per restare in lutto e ci siamo allenati bene. Non scapperò. Non sparirò, non ho paura delle mie responsabilità. A 20 anni ero solo il figlio di qualcuno, ero un signor nessuno nel calcio. Ora ne ho 55 e ho fatto quello che ho fatto grazie al lavoro, al talento e alla mentalità. Capisco che per molti, molti anni è stata dura per quelle persone a cui non piaccio, da 10 mesi non vinco nulla, ho battuto il Liverpool e il Chelsea e ho perso col Siviglia e ora tocca a loro essere felici.
Ma per quella che è la mia formazione religiosa, ho imparato che bisogna essere contenti della felicità altrui anche quando si tratta dei tuoi nemici .E quando lascerò lo United, chi mi succederà troverà giocatori con diverse qualità, forze e mentalità di quelli che ho ereditato io".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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