Calcio

Napoli-Juve, faccia a faccia per capire chi sono davvero

Squadre malaticce. Allegri carica: «Da 5 anni non vinciamo da loro». Calzona punta all'Europa (distante però 8 punti)

Napoli-Juve, faccia a faccia per capire chi sono davvero

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Torino - Napoli e Juventus non sono squadre in piena salute, pur arrivando entrambe da una vittoria: addirittura tracimante quella dei partenopei sul campo del derelitto Sassuolo, mentre i bianconeri hanno avuto la meglio solo nel recupero contro il Frosinone. Quanto accaduto però nelle settimane precedenti non può essere dimenticato né cancellato, con il risultato che la Signora ha ormai dato l'addio alla speranza di rimanere attaccata all'Inter avendo adesso come obiettivo il mantenimento del secondo posto. Dal canto suo il Napoli non si è fatto mancare nulla: doppio cambio di allenatore e, al momento, ottavo posto in classifica. Proprio per questo, stasera entrambe le squadre saranno chiamate a dare il meglio di sé per cominciare nel modo migliore un mese che si spera più produttivo di quello passato. «Sono cinque anni che non vinciamo a casa loro la premessa di Allegri -. Dobbiamo migliorare in fase difensiva e alzare l'attenzione, ultimamente subiamo troppi gol. Al Maradona le gare non finiscono mai: se non staremo attenti, ne usciremo con le ossa rotte». Squadra avvisata e mezza salvata, forse, sapendo di avere subìto sette reti nelle ultime cinque uscite e di affrontare una trasferta complicata con una formazione un po' raffazzonata: senza Rabiot e McKennie, con Danilo recuperato ma probabilmente solo per la panchina e un centrocampo in cui Cambiaso potrebbe essere schierato da mezzala. Allegri dovrà inevitabilmente «regalare» la prima da titolare ad Alcaraz e, insomma, le incognite non mancano: «Ci mancano quattro vittorie e un pareggio per raggiungere il nostro obiettivo, la quota Champions è intorno a 70 punti: tornare a giocarla sarà un valore aggiunto tecnico ed economico per la società». Eccolo qui, il futuro. Che in teoria, avendo il contratto fino a giugno 2025, dovrebbe riguardarlo: in pratica, chissà. «Rinnovare facendo un sacrificio economico? Con la società non abbiamo ancora parlato di nulla, deve essere chiaro. Quando avranno deciso il futuro della Juventus, me lo faranno sapere: adesso pensiamo ad arrivare dove vogliamo».

L'Europa è anche l'obiettivo del Napoli, oggi distante otto punti dalla quarta piazza ma con un Osimhen di nuovo in gran spolvero e un Kvaratskhelia in ripresa: Calzona non può pensare ad altro se non alle prossime dodici partite, restituendo serenità e gioco a una squadra che aveva perso tutte le proprie certezze.

E se De Laurentiis insiste nelle sue polemiche e pretese («la Juve, indipendentemente dai risultati, deve rimanere fuori dal Mondiale per club»), a Torino nessuno intende rispondergli: almeno questa volta, facendo la mossa giusta.

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