20 maggio 2018. Il Napoli batte il Crotone 2-1, chiude il campionato al secondo posto con 91 punti e con la miglior difesa (appena 29 le reti subite). Le strade di Aurelio De Laurentiis e Maurizio Sarri si dividono da quel giorno. I due hanno avuto molto tempo per riflettere, e forse pentirsi. La separazione infatti non ha dato vantaggi a nessuna delle due parti in causa, sia in termini di risultati sia in termini di gioco espresso. Il tecnico toscano in Campania ha portato un calcio spettacolare, così piacevole agli occhi da essere chiamato "Sarrismo". Nelle successive esperienze in Inghilterra con il Chelsea e in Italia con la Juventus però non è riuscito a ripetersi, nonostante l'Europa League conquistata con i blues e lo Scudetto vinto con i bianconeri. I tifosi napoletani stravedevano per il loro comandante, il quale rappresentava la rivalsa sociale a difesa di un intero popolo. Poi l'addio burrascoso e nell'estate del 2019 l'approdo alla Juve, acerrima nemica del club azzurro.
Le scelte di Ancelotti prima e di Gattuso poi non si sono rivelate felici. Gli infortuni e il Covid hanno senza ombra di dubbio penalizzato i partenopei, che però non sono stati gli unici ad avere problemi di questo tipo. La mancata qualificazione alla prossima Champions League, sfumata all'ultima giornata contro il Verona, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Ora De Laurentiis si sta guardando intorno. Il presidente del Napoli ha contattato vari allenatori in giro per l'Europa, da Galtier (fresco vincitore del campionato francese con il Lille) a Rudi Garcia passando per Conceiçao, ma, come riporta il Corriere dello Sport, al patron degli azzurri non è ancora venuta in mente l'idea di prendere l'uscita per Figline Valdarno.
Con il tecnico dei 91 punti De Laurentiis potrebbe promettere ai propri tifosi una stagione di calcio spettacolo, evitando un mercato troppo oneroso e provando a ripercorrere le meraviglie di qualche anno prima. L'allenatore toscano però pretenderebbe un chiarimento sui programmi. Sul suo eventuale ritorno infatti non si devono creare annunci di Scudetto, perché il suo nome non può bastare a gonfiare l'effettivo valore della rosa attuale.
Rosa che non si sposa alla perfezione con il suo credo calcistico: "Al contropiede preferisco il ritorno in banca", ha dichiarato nel corso della sua carriera. Dovrebbe quindi inventarsi qualcosa per inserire Osimhen nei suoi schemi di gioco. Ma siamo sicuri che per un tecnico del suo calibro, questo non sarebbe sicuramente un problema.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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