U na squadra che vuole ancora sfidare i «cannibali» di Torino e regalarsi un sogno, un'altra che con l'ennesimo cambio di allenatore di una travagliata stagione cerca di uscire dalle peste della bassa classifica. Ma più che le motivazioni, altissime per entrambe, prevale il maggior tasso tecnico del Napoli che pure ha bisogno di un rigore (generoso) per venire a capo di una partita stradominata e con poche pause, ma che la truppa di Sarri stenta a chiudere. Un difetto atavico del Napoli degli ultimi tempi (Chievo a parte) che potrebbe essere un problema nella volata finale per il titolo. La serata è così nel segno di Higuain che con il tiro dagli undici metri eguaglia il suo primato stagionale di reti (27 come nel 2009-2010 quando Gonzalo vestiva la maglia del Real Madrid). L'attaccante sigla il successo che riporta gli azzurri a -3 dalla Juve, ma soprattutto tiene a debita distanza la straordinaria Roma spallettiana delle otto vittorie di fila a caccia del secondo posto.La cura Novellino - sconfitto per la prima volta dal Napoli in carriera - porterà sicuramente dei frutti a Palermo, visto il cuore e la grinta espressa dai rosanero, soprattutto nella ripresa, al cospetto di un avversario quotato. La salvezza è alla portata di Vazquez e compagni nonostante la classifica deficitaria. E il pubblico fischi la squadra alla fine.Il canovaccio della gara sembra ben scritto già dai primi minuti: Napoli all'assalto dei siciliani, non dando tregua agli avversari quando hanno palla specie nella loro metà campo, Palermo che con affanno cerca di contenere e di difendere negli ultimi sedici metri. Gli inserimenti dei centrocampisti azzurri creano non pochi problemi alla squadra di Novellino ma è dai calci d'angolo che arrivano i maggiori pericoli. Come quello a metà del primo tempo da cui nasce il rigore (molto discutibile) concesso da Rocchi. Che aveva avvertito i difensori del Palermo sulle trattenute in area, tanto che quando si «abbracciano» Albiol e Andelkovic favorisce il giocatore del Napoli, abile a cadere nel contatto. Higuain è freddo dal dischetto, come gli capita spesso in questa stagione dopo gli errori pesanti del passato, e raggiunge il suo record personale di reti.Il possesso palla dei partenopei resta elevato ed efficace, anche se il Palermo dà qualche timido segnale di risveglio nel finale di tempo quando Vazquez impegna l'attento Reina. Hamsik, in dubbio per la febbre (non aveva disputato precauzionalmente la rifinitura del mattino), regala meno intensità e la manovra della squadra di Sarri si affida al solito lavoro di Jorginho. I siciliani pressano di più, grazie al lavoro di Djurdjevic (meglio di un opaco Gilardino), nonostante il pallino del gioco resti in mano al Napoli.
Sorrentino dice no a Jorginho, Insigne e Mertens, Andelkovic anticipa Higuain sotto porta, l'argentino spedisce sopra la traversa un «sombrero». Nonostante il bis mancato, la vittoria arriva e i tifosi napoletani possono intonare «un giorno all'improvviso», l'inno che guida il sogno partenopeo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.