Il Napoli rialza la testa e abbatte un miniToro

Due rigori di Higuain, Ventura furioso. Benitez: "Insigne, calmati"

Il Napoli rialza la testa e abbatte un miniToro

Sono rimasti cinque i punti di ritardo dalla Roma, ma la vittoria su un Torino abbastanza malmesso (7 assenti), ha regalato al Napoli una buona dose di morale e di fiducia in vista dei pesanti impegni che l'aspettano con 4 gare in 11 giorni e, soprattutto, mette nel dimenticatoio il ko subito all'Olimpico. Se poi a realizzare la doppietta è Higuain, allora la festa è doppia, anche se l'uno-due dell'argentino dagli undici metri non evidenzia la netta superiorità degli azzurri. Soddisfatto in parte Rafa Benitez che, parole sue, chiede sempre consigli al cuscino prima di addormentarsi, e cambia la nona formazione in altrettante giornate di campionato, ma ottiene tre punti all'ora del lunch e può ora preparare al meglio la dura trasferta di Firenze di mercoledì. Anche se Rafa ha qual osa da dire ai suoi giocatori: «Certo che era importante vincere, ma non è andato proprio tutto benissimo. Ho preso diversi appunti. Volevo una squadra più incisiva nel secondo tempo e fare il terzo gol per non rischiare. Il fatto è che siamo ancora al 75 per cento della condizione atletica». Il sorriso e la convinzione la ritrova però quando parla di Higuain: «L'avevo detto in tempi non sospetti: per noi e per il nostro gioco è fondamentale». Ma c'è anche un rimbrotto per il gioiellino Insigne reo di aver scagliato il pallone in curva dopo essersi mangiato un gol: «Lorenzo deve capire che si deve controllare. È una questione di tempo, ma capirà quello che va fatto e quello che non va fatto. È uno che può fare la differenza, ma è giovane e deve sapere che l'atteggiamento è la chiave per crescere».
Promozione invece su tutta la linea per il bomber argentino che, in un San Paolo dove i cori per Maradona non si sono sprecati, ha messo a segno la prima doppietta in azzurro, seppur su rigore: al 14' Mertens (bella realtà il giovane belga) viene sgambettato da Bellomo e Higuain scarica tutta la sua rabbia alle spalle di Padelli. Largo invece il penalty concesso al 31' quando su tiro di Fernandez (dopo il cross del solito Mertens) viene deviato da un gomito di Gik.

L'arbitro De Marco tentenna e l'input gli arriva dall'arbitro addizionale Mazzoleni che regala al Napoli il secondo rigore, peraltro contestato da Ventura («Non c'era proprio e nemmeno il primo, ma la realtà è che non c'era neanche il Toro, non ha giocato»). Il rasoterra di Higuain non perdona, il Napoli domina, non si danna l'anima, corre al risparmio (Hamsik si riposa) mentre Insigne, Pandev e Callejon mancano il tris e fanno infuriare Benitez.

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