Nba, via ai playoff: Warrios favoriti. Spurs per il bis, Cavs per stupire tutti

Definito il tabellone. A Est tutti all'inseguimento degli Atlanta Hawks, con Chicago e Cleveland che si contenderanno l'altro posto in finale. A Ovest regna l'equilibrio. Golden State deve confermare una stagione stellare. Possibili avversarie i campioni in carica e i Rockets. Due gli italiani sul parquet: Belinelli e Datome con i Celtics. Ecco tutti i pronostici

Fino all'ultimo respiro. E i playoff Nba ancora devono cominciare. Altro che squadre riposate e giocatori a scartamento ridotto in vista dei due mesi che assegneranno l'anello. Per moltissime franchigie l'ultimo mese è stata una volata infinita, conclusa solo nella notte. Le 14 partite dell'ultima giornata che hanno deciso la griglia e gli accoppiamenti della post season. Con sorprese. A Ovest restano fuori gli Oklahoma City Thunder del candidato al titolo di Mvp della stagione Russel Westbrook (ma con Kevin Durant appiedato da tempo dall'infortunio). Al loro posto prima volta ai playoff per i New Orleans Pelicans del futuro Mvp Antonhy Davis, decisivo nella vittoria conclusiva sui San Antonio Spurs. A Est, invece, niente da fare per gli Indiana Pacers, bruciati sul filo di lana dai Brooklyn Nets. Niente playoff nemmeno per i Miami Heat di Dwayne Wade in finale nelle quattro passate stagioni e due volte campioni. Ma vediamo accoppiamenti e pronostici delle sfide che cominciano sabato sera.

Eastern Conference
Atlanta Hawks-Brooklyn Nets: la miglior squadra dell'Est contro la corazzata decaduta e poi risollevata quest'anno da coach Lionel Hollins. Il pronostico dice Atlanta, il gioco messo in mostra dalla formazione di coach Mike Budenholzer è stato a tratti irresistibile, molto simile a quegli Spurs da cui proviene. Unico neo l'assenza di Thabo Sefolosha, uno dei migliori difensori della lega, messo fuori nello scontro con la polizia post rissa che ha coinvolto Copeland e l'altro Hawks Antic. Brooklyn proverà la sorpresa con l'entusiasmo di Bogdanovic, la fisicità di Brook Lopez e l'esperienza di Deron Williams e Joe Johnson. Hawks facili 4-1.
Toronto Raptors-Washington Wizards: si sfidano i due migliori backcourt giovani a Est. DeRozan-Lowry da una parte, Wall-Beal dall'altra. I canadesi hanno il fattore campo a favore, ma la squadra della Capitale forse qualche arma in più sotto canestro con la coppia international Nenè-Gortat. In casa Raptors Valenciunas soffrirà. E attenzione alle percentuali da tre e agli uomini dalla panchina. Lou Williams per Toronto, Rasual Butler per Washington. Potrebbero spuntarla gli Wizards a gara7.
Chicago Bulls-Milwaukee Bucks: Chicago vuole liberarsi in fretta dell'ostacolo per guardare alla semifinale con i Cavs. Ma la fretta è cattiva consigliera e la squadra di Tom Thibodeau deve ancora trovare il giusto assetto con Derrick Rose che torna dall'infortunio e Jimmy Butler che negli ultimi mesi è stato più fuori che in campo. Da testare nei playoff l'intesa tra Noah e Pau Gasol, specie in difesa dove il catalano dorme e il francese si arrabbia. Poi c'è Mirotic, il rookie sorprenderà anche nei playoff?

Dall'altra parte la banda di Jason Kidd manca totalmente di esperienza. Ma il greco Antetokounmpo è giovane e inarrestabile e Middleton ha messo insieme la sua stagione migliore. Possono crescere, ma saranno da corsa il prossimo anno. Un agevole 4-1 per i Bulls (se saranno pazienti).
Cleveland Cavs-Boston Celtics: LeBron James alla vera sfida con la nuova (vecchia) maglia. Sulla carta nessun problema per la squadra di David Blatt che nel doppio confronto dell'ultima settimana si è lasciata battere due volte scegliendosi di fatto i Celtics come avversario. L'unico punto critico in casa Cavs sono gli umori e le pretese di un sempre più insoddisfatto Kevin Love: nei playoff bisogna remare tutti dalla stessa parte. Per il resto Cleveland è da titolo, nonostante qualche buco sotto canestro. Boston dalla sua ha la sfacciataggine e la voglia di chi tre mesi fa era considerato fuori da tutti. Invece coach Brad Stevens ai playoff c'è arrivato. Ci sarà anche Gigi Datome (22 punti nell'ultima stagionale in cui ha giocato da titolare), speriamo non solo ad agitare asciugamani in panchina. Vittoria Cavs 4-1.

Western Conference
Golden State Warriors-New Orleans Pelicans: sulla carta non c'è partita. Golden State è la miglior squadra della lega: ha Stephen Curry e Klay Thompson. Ma non solo. Lunghi formidabili (David Lee rischia di restare fuori dalla rotazioni, ed è tutto dire) e una profondità sterminata. Per New Orleans è già un grande successo esserci e l'occasione è ottima per rodare una squadra giovanissima ad altissimo livello. Se Davis sarà subito stratosferico forse può arrivare un successo in casa in gara3 o 4. Ma il pronostico è chiuso: 4-0 Golden State.
Portland Trail Blazers-Memphis Grizzlies: una squadra in flessione, Portland, contro uno dei collettivi più solidi, Memphis. Da una parte la coppia delle meraviglie Lillard-Aldrige, dall'altra i due lunghi più dominanti (Randolph-Marc Gasol). I Grizzlies sono più tosti e cattivi quando la palla pesa, il pronostico è un 4-3 per Memphis.
Los Angeles Clippers-San Antonio Spurs: più che un primo turno sembra una finale di conference. I campioni in carica hanno chiuso una cavalcata trionfale di due mesi con un calcio al secchio del latte, sconfitta a New Orleans e addio secondo posto garantito. Partono dalla sesta casella senza fattore campo a favore. Coach Gregg Popovich non ha mai concesso il bis con l'anello al dito ma per Duncan e Ginobili è davvero l'ultima chance della vita. Serie interessantissima con Marco Belinelli opposto al suo grande amico Chris Paul, un enigma per Tony Parker. E la fisicità mostruosa di Griffin e Jordan opposta al mestiere, alla fantasia e alla versatilità di Diaw, Duncan e Splitter. Serie apertissima, ma ai Clippers è sempre mancato un centesimo per fare un dollaro: 4-3 Spurs.
Houston Rockets-Dallas Mavericks: il Barba ci ha preso gusto. James Harden dopo una stagione magica non ha intenzione di fermarsi. Molto per coach Kevin McHale dipenderà dalle voglie di Dwight Howard, troppo morbido quando la palla scotta.

Nel derby texano peseranno molto le strategie di coach Rick Carlisle, più delle invenzioni di Nowitzki o Monta Ellis. Per i Mavericks il vero rebus si chiama Rajon Rondo: si integrerà finalmente l'ex play di Boston o resterà un oggetto misterioso? Equilibrio ma alla fine la spunteranno i Rockets: 4-2.

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