Nel ritorno alla vittoria di Hirscher, sorprende l'inglese Ryding 2°

Maria Rosa Quario

Dopo il secondo posto di Innerhofer in superG e il trionfo di Paris in discesa il fine settimana di Kitzbuehel avrebbe potuto finire in gloria e regalare all'Italia un altro podio. Avrebbe perché ieri Stefano Gross ha solo sfiorato l'impresa, chiudendo la prima manche al secondo posto. Mezza gara non è però bastata. Il fassano nella seconda è partito come una furia, voleva vincere, a tutti i costi, ma forse avrebbe dovuto prendere le misure prima di mollare a tutta fra i dossi della pista austriaca, infida come poche: ha inforcato dopo poche porte. Nella prima manche avevano sbagliato anche il Dio della specialità Henrik Kristoffersen e Manfred Moelgg, le cui uscite hanno aperto la strada della vittoria a Marcel Hirscher, che cominciava a non poterne più di secondi posti. L'austriaco, solo nono a metà gara con oltre un secondo di ritardo da Dave Ryding, ha azzeccato una seconda da applausi e recuperato tutto con gli interessi, lasciando l'inglese al secondo posto, felice ed esultante più di tutti visto che mai un britannico era arrivato così in alto in coppa del mondo.

Nel superG femminile di Garmisch, Lindsey Vonn non è riuscita a ripetere la magia di sabato in discesa e la vittoria numero 78 è rimandata al prossimo fine settimana, alle gare di Cortina, le ultime in calendario prima dei Mondiali di St. Moritz.

Ieri la vittoria se l'è presa Lara Gut, che ha avvicinato Mikaela Shiffrin in classifica generale, con l'Italia ben piazzata grazie a Elena Curtoni, sesta, Brignone settima e Marsaglia decima, mentre è uscita Sofia Goggia. Domani le donne torneranno in pista a casa Moelgg, a San Vigilio di Marebbe, che farà il suo esordio nel circuito con un gigante.

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