Wayne Rooney rimbalzerà l'offerta di Josè Mourinho. Lo scrivono in Inghilterra e aggiungono i particolari: il Manchester United rifiuta i 40 mln del Chelsea, Rooney non uscirà allo scoperto come gli aveva chiesto Mou e non forzerà per una sua cessione. Josè molto contrariato, era convinto che fosse sufficiente la sua corte per sbloccare la situazione e ora avrebbe chiesto ad Abramovic di cedere uno fra El Niño Torres e il senegalese Demba Ba, meglio il secondo, e tutti hanno realizzato che deve liberare un armadietto per fare spazio all'ingresso di Samuel Eto'o. Sempre che il camerunense dell'Anzhi sia disposto ad accettare un solo anno di contratto, quindi che cambi idea sui suoi progetti girando nuovamente le spalle a Massimo Moratti.
Ma dipende tutto da Rooney.
Peraltro lo United sta alzando la testa mica male dando un segnale forte sulle sue potenzialità economiche e confermando l'interesse per Gareth Bale. L'intenzione è superare l'offerta del Real Madrid. È una storia di mercato gustosissima, c'è dentro di tutto, ripicche, invidie, rivalità acerrima e milionate di euro. La dirigenza degli Spurs ha ordinato a Bale di rientrare dalla Spagna, ma lui oggi dovrebbe essere presentato al Bernabeu proprio in concomitanza dell'assegnazione della Supercoppa spagnola fra Atletico Madrid e Barcellona, le due rivali storiche dei Galattici, in modo da far passare in secondo piano l'evento. E non c'è dubbio che l'acquisto del gallese prenderebbe le prime pagine, si parla di oltre 100mln per il cartellno e un quadriennale a otto mln per Bale. Ma ora l'entrata dello United resetta tutto, gli inglesi offrirebbero 60 milioni più Rooney o 70 più Nani. Nel frattempo il Madrid ha chiesto Luis Suarez al Liverpool, pronto a girare Di Maria, Ozil e Benzema proprio allo United se non si inserisce per Bale. Anche il Tottenham si tutela, ha chiesto Hulk allo Zenit, Spalletti ha minacciato di andarsene. Piuttosto che dare Rooney al Chelsea, meglio il Tottenham, piuttosto che dare Bale allo United, meglio il Madrid.
È quanto è accaduto tra Milano, Firenze e Roma. Piuttosto che dare Adem Ljiajc al Milan, i Della Valle erano pronti a tenerselo un anno rimettendoci un mucchio di soldi. L'Atletico Madrid la soluzione preferita dalla società, il Milan quella del giocatore. Ljajic aveva addirittura prospettato l'ipotesi di accettare la Roma solo in cambio di una clausola rescissoria non superiore ai 15 mln, neppure presa in considerazione dal club giallorosso. Ieri l'incontro tra il serbo e l'ad viola Mencucci, messo davanti alla prospettiva di trascorrere una stagione ricca solo di ansie, Ljajic ha scelto la Roma, ingaggio da 2,5 mln a stagione, 13 ai viola fra cartellino e bonus. Fuori Ljiajc dentro Ante Rebic, classe '93, centravanti del Rnk Spalato pagato 4,5 mln, seguito anche dalla Roma che ha desistito proprio in cambio dell'arrivo del serbo.
Sfumato Ljiajc il Milan non fa una piega, tutto dipenderà dal confronto di questa sera con gli olandesi del Psv, ma due arrivi sono pressoché certi indipendentemente dall'esito del preliminare Champions, sono Honda e Matri. Il giapponese con la testa è già a Milano da mesi, se il Milan passa, arriva subito. Alessandro Matri invece è uno dei due esuberi eccellenti della Juve, l'altro è Quagliarella. Matri arriva al Milan con un'operazione abbastanza complicata ma favorevolissima per il club di via Turati.
Primo accordo per un prestito oneroso, quindi una comproprietà e un pagamento dilazionato in cinque anni per un totale di 12ml, al centravanti un quinquennale da 3,2. Preso Ljajc, la Roma ha dato l'ok per Lamela al Tottenham per 35 mln, e ora punta proprio Demba Ba, la punta del Chelsea che Josè vuole cedere per fare spazio a Eto'o. Gran bel giro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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