Sanremo È un classico: piove sempre sul bagnato. Per Vincenzo Nibali, l'ultimo vincitore del Tour de France, non è un momento felicissimo. La condizione è quella che è, e anche alla Sanremo di ieri il siciliano non ha brillato.
«Che sia ancora alla ricerca della condizione migliore non è un mistero, come è risaputo che i miei obiettivi sono un po' più avanti. Certo, mi aspettavo di andare meglio, ma la Sanremo è una corsa che solo all'apparenza sembra facile, ma facile non è», dice l'uomo in giallo. A rendere amaro il suo dopocorsa la notizia di una multa che ha dovuto pagare al Fisco per non aver dichiarato tutti i compensi nel 2010 e nel 2011.
Per le Fiamme gialle il corridore messinese avrebbe dimenticato di indicare nei due anni un imponibile di 772mila euro per una imposta evasa di 290mila euro. Nibali, che oggi corre per il team kazako dell'Astana, ma nel periodo messo sotto esame dalla Guardia di finanza correva per un team italiano, non ha fatto altro che ammettere l'errore, a differenza di altri corridori che la questione con il Fisco non l'hanno chiusa.
Trattandosi però di importi evasi superiori alla soglia di 50mila euro per il trentenne messinese è scattata anche la denuncia per il reato di evasione. Nibali ha chiesto al Gup di patteggiare commutando la pena dalla reclusione di 6 mesi in una multa di 45mila euro. Richiesta accolta dal Gup che ha chiuso la pratica.
Ieri sera, al termine della Sanremo, Nibali sulla questione ha voluto dire ben poco. Anzi, era sorpreso che la notizia fosse venuta fuori proprio adesso.
«Cosa posso dire? Le cose sono andate così - ha spiegato il talento messinese -. È una vicenda che è stata chiusa più di un anno fa e non capisco perché salti fuori adesso. In ogni caso quando si commettono degli errori è giusto non fuggire alle proprie responsabilità».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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