Non è un Giro per Nibali: Kruijswijk allunga ancora

Ad Andalo vittoria di Valverde in volata sulla maglia rosa che gudagna altro terreno in classifica su Chaves. Lo Squalo perde nel finale quasi due minuti (1’47“) e scivola fuori dal podio

Non è un Giro per Nibali: Kruijswijk allunga ancora

Squalo avvistato alla deriva. Vincenzo Nibali aveva suonato la carica nel giorno di riposo. Ma sull’arrivo in salita di Andalo perde altri due minuti dalla maglia rosa Steven Kruijswijk. E, alla conclusione della 16a tappa, il siciliano saluta i sogni di gloria. Manca brillantezza, il cambio di ritmo quando la salita chiede qualcosa in più rispetto a una pedalata regolare. La testa e il morale c’erano, almeno alla partenza da Bressanone, ma strada facendo il campione d’Italia perde le ruote dei migliori e le chance di vincere il Giro. Ora è scivolato fuori dal podio, quarto in generale a 4’43“ dall’olandese.

La tappa è breve e molto movimentata e, come da tradizione, si presta ai colpi di mano. Già sul Passo della Mendola i migliori cercano (e riescono) a isolare la maglia rosa. Esaurito il lavoro di Battaglin, Kruijswijk non si fa intimidire da scatti e controscatti. Salta sulla ruota di chiunque e, alla fine, a pagare sono gli altri. Il secondo in classifica Chaves, Uran, Pozzovivo, Majka.

Nomi pesanti quelli che restano indietro. Davanti con l’olandese, Zakarin è pimpante, Valverde pure. Nibali lo sembra soltanto. Sono il russo e lo spagnolo che riusciranno a restare con Kruiiswijk nel momento deciviso, sulle pendenze intorno all’8% che arrampicano verso Fai della Paganella. Nibali cede qualche metro, resta con Firsanov, Jungels e Ulissi. Viene raggiunto da Chaves e Majka. Riescono anche da avvicinare il terzetto al comando. Ma nei 6-7 km di mangia e bevi finale lo Squalo non riesce a reagire alle punture di spillo degli avversari. E lì perde 1’47“ dalla maglia rosa, dicendo addio al Giro.Lo sprint, come da pronostico, lo vince Valvedere, bruciando Kruijswijk, che dimostra di avere una condizione strepitosa e di non accontentarsi di nulla. «È stata una buona giornata ma una tappa veramente dura per me» ammette all’arrivo. «Sapevo che Nibali e Valverde erano lì con me ma è andata bene - analizza l’olandese -.

Ho guadagnato su Nibali e Chaves, sono arrivato secondo ma sapevo che Valverde era più veloce». Le prossime difficoltà in arrivo sono nel fine settimana: venerdì e sabato. Se Kruijswijk resisterà nei due tapponi con sconfinamento in Francia, il Giro sarà suo.

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