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"Non mi aspettavo l'esonero, non sono ipocrita": lo sfogo di Mihajlovic

Sinisa Mihajlovic non si aspettava l'esonero dal Bologna e l'ha detto in una lettera alla Gazzetta dello Sport: "Accetto l'esonero ma non lo capisco"

"Non mi aspettavo l'esonero, non sono ipocrita": lo sfogo di Mihajlovic

L'esonero di Sinisa Mihajlovic ha lasciato di stucco un po' tutti nel mondo del calcio: dai tifosi del Bologna fino ad arrivare agli addetti ai lavori. Il serbo è stato sollevato dall'incarico da Joey Saputo dopo solo cinque giornate di campionato.

L'ex allenatore del Milan ha affidato alle pagine della Gazzetta dello Sport uno sfogo amaro per un esonero del tutto inaspettato:"Non sono un ipocrita, accetto l'esonero ma non lo capisco. In tre anni e mezzo abbiamo raggiunto nonostante tutto sempre salvezze tranquille cercando di fare un calcio propositivo e offensivo, lanciando giovani e permettendo al club di guadagnare col mercato in uscita come dimostrano le ultime sessioni", il commento intriso di delusione di Sinisa. "Potevo fare meglio, forse, ma ho dato tutto me stesso e guardo tutti a testa alta senza rimproverarmi nulla", la chiosa del tecnico serbo in merito al suo esonero.

"Bologna, non solo calcio"

Mihajlovic si è seduto sulla panchina del Bologna nel gennaio del 2019 al posto dell'esonerato Filippo Inzaghi e a luglio dello stesso anno scoprì purtroppo di essere malato di leucemia. "La mia avventura qui non è stata solo calcio. È stata un’unione di anime, un camminare insieme dentro un tunnel buio per rivedere la luce. Ho sentito la stima per l’allenatore e quella per l’uomo. Salutare tifosi, giocatori, società, città per dire addio è una cosa normale nel calcio, nulla è eterno ma stavolta il sapore che mi lascia il mio voltarmi indietro un’ultima volta è più triste".

Sinisa ha poi parlato anche delle sue attuali condizioni di salute:"Sono buone e in costante miglioramento. Non sto più curandomi, solo controlli salutari e ho seguito tutti gli allenamenti a Casteldebole queste settimane, non sono mai mancato un giorno e nulla mi impedisce di lavorare e di andare in panchina". Infine, un saluto a tutti i tifosi ma non a tutti i membri della società: "Ai tifosi, alla società, con qualche mia lecita esclusione, al settore medico, al mio staff, ai miei giocatori e all'ospedale Sant'Orsola".

Sinisa al momento è senza squadra e questo potrebbe indurlo a prendersi anche un anno di "riposo" se non dovessero arrivare offerte degne da essere prese in considerazione.

Nessuno, lui in primis, non si si aspettava di essere esonerato e la sua lettera a cuore aperto e priva di ogni filtro ha dimostrato ancora una volta il grande carattere del guerriero Sinisa.

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