«Non si incontra sempre il Bayern...» E Pallotta vuol giocare al Circo Massimo

«Non si incontra sempre il Bayern...» E Pallotta vuol giocare al Circo Massimo

RomaDa un lato James Pallotta strizza l'occhio al premier Renzi (venerdì sera era alla cena di raccolta fondi del Pd) e incassa un nuovo sì dal sindaco Marino per lo stadio («entro la metà del 2015 la posa della prima pietra», così il primo cittadino della Capitale) rilanciando l'idea di un evento al Colosseo per restaurare i monumenti di Roma e proponendo un «top match al Circo Massimo». Dall'altro Rudi Garcia rilancia il concetto espresso dopo il ko con la Juve («siamo da scudetto, ho fiducia nei miei giocatori») anche se nel frattempo la sua squadra è incappata in qualche sconfitta di troppo. «Quando dico una cosa, non lo dico per aria. Le mie convinzioni non cambiano dopo una o due partite, le statistiche sono negative solo perché abbiamo giocato due volte con il Bayern», sottolinea il tecnico francese. «È solo un black-out momentaneo, ci riprenderemo», la convinzione del patron americano.

Recuperato dopo otto mesi Kevin Strootman, «risparmiato» dalla partita della Primavera ma stasera in panchina in attesa magari di rivederlo in campo il 22 novembre a Bergamo, l'obiettivo è battere il Torino e far dimenticare i 4 stop nelle ultime sette sfide. La Roma ha il fiatone, Garcia chiede l'ultimo sforzo in attesa di svuotare l'infemeria e finalmente trarre beneficio da una rosa costruita con due giocatori per ruolo, tanto che la sosta che arriverà dopo la sfida con i granata è quanto mai benedetta. E che l'incontro di stasera sia importantissimo, lo dimostrano le scelte fatte dall'allenatore giallorosso a Monaco: fuori 4 big, tra cui capitan Totti, che saranno titolari contro la squadra di Ventura. Con buona pace di Destro, capocannoniere della squadra, che tornerà in panchina.

«L'analisi va fatta nel lungo periodo e io da inizio stagione ho visto una squadra simile a quella dello scorso anno - evidenzia Garcia -. Abbiamo chiuso il capitolo Champions difendendo il secondo posto dopo le due gare con il Bayern, possiamo ancora qualificarci. E anche in campionato siamo secondi a 3 punti dalla Juve: vogliamo tornare alla vittoria, siamo carichi. Prima della sosta è sempre meglio vincere».

Sotto accusa, oltre ai troppi infortuni, sono finiti anche gli umori dell'allenatore, attaccato forse per la prima volta da quando è sulla panchina del club giallorosso: «Le critiche non mi importano, e i miei umori non toccano i ragazzi: la Roma è sulle stesse tracce dello scorso anno, con meno uomini e tante partite in più, forse è normale giocare in modo diverso. Calo fisico? Non ho questo avviso, non possiamo essere sempre al top sul piano fisico e non posso chiedere a chi gioca ogni tre giorni di essere sempre pieno di energie». Garcia traccia così la linea per ripartire già da stasera: «Dobbiamo essere più efficaci e segnare un gol in più del Torino per vincere.

Con la Samp abbiamo centrato la porta troppo poco, a Napoli abbiamo sbagliato approccio ma anche qualche occasione. Inoltre i centrocampisti dovranno fare di più sul piano offensivo e rischiare di più perché sono loro che fanno il nostro gioco». Il tutto per ritrovare certezze e punti.

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