Non solo Fognini. Berrettini re di Budapest. Seconda vittoria nell'Atp

Secoli e secoli più avanti, un altro figlio di Roma, nella medesima città, ha difeso con i denti la sua terra (rossa)

Non solo Fognini. Berrettini re di Budapest. Seconda vittoria nell'Atp

Aquincum, ora conosciuta come Budapest, fu fondata nel I secolo d.C dai romani. Qui - si racconta - sorse una fortezza legionaria eretta allo scopo di proteggersi dalle invasioni germaniche. Secoli e secoli più avanti, un altro figlio di Roma, nella medesima città, ha difeso con i denti la sua terra (rossa) fino a vincere la guerra a tutto campo (da tennis).

Una settimana esatta dopo il trionfo di Fabio Fognini a Montecarlo, Matteo Berrettini conquista il torneo di Budapest, replicando quanto compiuto un anno fa di questi tempi da Marco Cecchinato. Forse sarà l'aria della capitale ungherese a rigenerare i nostri atleti, però è evidente che Budapest porti fortuna all'Italia tennistica. Romano di 23 anni, il "legionario" Berrettini ha dovuto sudare, colpire e lottare per avere la meglio su Filip Krajinovic, 27enne serbo, battuto al termine di una partita intensa e in rimonta con il punteggio di 4-6 6-3 6-1. È già il secondo torneo, su due finali disputate, che l'azzurro fa suo dopo quello di Gastad nel luglio dello scorso anno (sempre sul rosso). Ma soprattutto, si tratta del terzo sigillo (su quattro finali giocate) di un italiano nel 2019, dopo le perle di Cecchinato a Buenos Aires e, appunto, di Fognini nel Principato.

Insomma, non c'è tempo di festeggiare un'altra vittoria che ne arriva subito un'altra. Questa, a dire il vero, è stata forse la più sofferta delle tre. Perché è arrivata in rimonta, dopo che nel primo set Berrettini era stato perfetto nel servizio, salvo poi smarrirsi nel nono game e subire il break dell'avversario. Nelle altre due frazioni, però, il 23enne romano non concedeva nulla e anzi saliva di livello nell'esecuzione dei colpi. Per Krajinovic, arrivato dalle qualificazioni, non c'è stato proprio niente da fare. Per Berrettini, invece, c'è un grosso balzo in avanti nella classifica mondiale. Da oggi, infatti, sarà numero 37 del mondo (era 55°), terzo azzurro alle spalle di Fognini (12) e Cecchinato (19).

«Sono davvero soddisfatto così un incredulo Berrettini -, anche perché non ero arrivato qui a Budapest con grandi ambizioni: voglio ringraziare il mio coach Vincenzo Santopadre, mio fratello Jacopo e tutti quelli che mi hanno supportato in questa settimana. Dedico questa vittoria a mio padre. L'anno scorso qui mi ero infortunato, stavolta è andata decisamente meglio». Il momento d'oro del tennis azzurro continua. E tra due settimane ci sono gli Internazionali d'Italia.

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