Il nuovo Chelsea: colpi, ma autofinanziati

Il nuovo Chelsea: colpi, ma autofinanziati

Dopo aver speso 3 miliardi di euro (tra acquisti e stipendi) in 11 anni, Roman Abramovich sta diventando il più autorevole candidato ad assicurarsi il premio del Fair Play economico tanto caro a Michel Platini. Sembra davvero un paradosso, alimentato non certo dall'improvvisa decisione del magnate russo di chiudere i cordoni della borsa, ma dalle manovre di Mourinho che in pochi giorni ha fatto entrare nelle casse del club londinese oltre 170 milioni di euro. Un tesoretto, in parte già reinvestito per Diego Costa, Fabregas e Filipe Luis (90 milioni in tre, e ora allo Special One piacciono Paulinho e Miranda), e che non è altro che il riflesso delle cessioni accordate dal portoghese. Giocatori importanti sui quali però il tecnico dei blues non era più propenso a confidare.

Il caso che ha destato maggior clamore riguarda il centrale della Seleção David Luiz, ceduto al Paris Saint Germain dello sceicco Al Thani per 50 milioni di euro. Mourinho ha rivelato di voler dare fiducia al promettente francese Kurt Zouma e per questo non ha avuto difficoltà a privarsi dello “zagueiro” originario di Sao Paulo. A fine luglio sono arrivati i 45 milioni del riscatto dello United per lo spagnolo Juan Mata, e gli altri 20 del Wolfsburg per il centrocampista belga Kevin De Bruyne.

Rivoluzione anche in attacco, con la cessione del senegalese Demba Ba al Besiktas per 10 milioni e proprio ieri in via ufficiale dell'ariete belga Romelu Lukaku all'Everton per 35. Nella sua storia il secondo club di Liverpool non aveva mai pagato una cifra così elevata per un calciatore. Ci sono poi le “briciole”, ovvero i proventi dei giocatori in prestito rientrati alla casa madre. Tra Courtois (Atletico Madrid), Romeu (Valencia), Victor Moses (Liverpool) e McEachran (Wigan) nelle casse del club sono arrivati altri 10 milioni di euro per il “disturbo”.

E l'anno prossimo una cifra decisamente più elevata il Chelsea la otterrà dai dieci elementi di recente girati in prestito, tra i quali spiccano il fratellino di Hazard, Thorgan (Borussia Monchengladbach), l'ex “pupillo” di Di

Matteo Ryan Bertrand (Southampton) e il gioiellino del Burkina Faso Bertrand Traore, che andrà a farsi le ossa nel Vitesse Arnhem olandese prima di una possibile e impegnativa carriera da erede di Lampard allo Stamford Bridge.

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