Alle Olimpiadi anche breakdancing, surf, arrampicata e skateboard

È ufficiale. Ai Giochi Olimpici di Parigi 2024 ci saranno per la prima volta quattro nuove discipline sportive: breakdancing, surf, arrampicata e skateboard. Lo ha deciso il comitato esecutivo del Cio, il Comitato olimpico internazionale, accettando la proposta della commissione del programma olimpico per le Olimpiadi in programma tra cinque anni nella capitale francese. "Tutti e quattro questi sport proposti sono chiaramente in linea con l'Agenda 2020 olimpica. Contribuiscono a rendere il programma dei Giochi olimpici più equilibrato nel genere, più giovane e più urban. Offrono l'opportunità di entrare in contatto con le giovani generazioni", ha detto il presidente del Cio, Thomas Bach. Tuttavia, precisa Bach, "In attesa dell'esito della Sessione Cio, bisogna sottolineare che questi sport saranno inclusi provvisoriamente. La decisione finale dovrebbe essere presa solo alla fine del 2020".

La decisione di ammettere breakdancing, surf, arrampicata e skateboard ai Giochi Olimpici di Parigi 2024 non deve sorprendere più di tanto. Infatti, nella storia delle Olimpiadi moderne, la cui prima edizione si svolse nel 1896 ad Atene, i giochi ammessi al grande appuntamento olimpico cambiano in continuazione. Basti pensare che nel 2015 sempre il Cio aveva deciso di inserire tra le nuove discipline olimpiche anche karate e surf, che faranno il loro ingresso ufficiale nel gotha sportivo ai Giochi di Tokyo 2020. "Quando abbiamo preso in considerazione nuovi sport per la nostra proposta, siamo stati guidati da tre principi: sostenibilità, sport che parlano ai giovani e che riflettono l'identità di Parigi 2024", ha affermato il presidente del comitato di Parigi 2024 Tony Estanguet. "Volevamo scegliere sport popolari che fossero inclusivi, accessibili e promuovessero la creatività e fossero complementari con il programma sportivo esistente. Crediamo che questi quattro sport siano un'opportunità per portare nuovo pubblico ai Giochi Olimpici". In realtà, breakdancing e arrampicata erano già comparsi ai Giochi Olimpici della Gioventù, nel 2018.

Gli sport olimpici più strani della storia

Come detto, nella storia delle Olimpiadi moderne le discipline olimpiche cambiano da un'edizione all'altra. Addirittura, alcuni sport non sono un appuntamento fisso ogni quattro anni ma saltano un turno, come potrebbe succede nel 2020 a una disciplina storica come il pugilato. Si attende solo l'annuncio ufficiale da parte del Cio. Mentre in passato, sono comparsi e scomparsi nel giro di una sola Olimpiade sport che oggi possono apparire bizzarri. Qualche tempo fa il sito IlParanormale ne ha elencati 10. Ai Giochi Olimpici di Parigi 1900, per esempio, si pensò bene di introdurre il salto in lungo con i cavalli, nel senso che gli atleti dovevano sfidare i cavalli a chi saltava il maggior numero di metri. Ovviamente gli equini vinsero facilmente e quello sport cadde in disuso. Poi il duello con le pistole, probabilmente la disciplina più azzardata delle Olimpiadi del 1912. Per non parlare poi del cosiddetto jeu de paume, una sorta di tennis senza racchette in vigore fino ai Giochi di Londra 1908, una pratica particolarmente dolorosa

Quindi altri sport meno strani: l'hockey su rotelle, una sola presenza alle Olimpiadi del 1992 prima di essere cancellato per il suo scarso successo; lo sci nautico, che consiste nello sciare sull'acqua facendosi trainare da un motoscafo; il croquet, una sorta di incrocio tra cricket e bocce che fu tolto dal programma olimpico per il fatto di essere praticato solo negli Usa e quindi monopolizzato dagli americani; il kabaddi, sport introdotto solo a Berlino 1936 - popolare in India - dove l'obiettivo di una delle due squadre e di rompere la barriera umana formata dagli avversari lanciandole contro un atleta a tutta velocità; il tiro al piccione, che nelle Olimpiadi di Parigi 1900 costò la vita a circa 300 uccelli prima di cominciare a usare al loro posto dei semplici piattelli; infine il nuoto sincronizzato individuale, anch'esso una sola presenza ai Giochi Olimpici (Barcellona 1992) prima di essere abolito.

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