I bollettini quotidiani da Coverciano di questa settimana hanno parlato di un Giampiero Ventura diverso, mai visto in questi due anni alla guida della Nazionale. La tensione non dovrebbe essere dovuta, o almeno così si spera altrimenti davvero ci sarebbe da preoccuparsi, alla caratura dei due prossimi avversari, ma alla posta in palio.
Che per intenderci non sono i playoff, ma la qualificazione al Mondiale di Russia. L'obiettivo da non fallire pena apocalisse, tragedia, catastrofe, ognuno prenda in prestito dai vari Tavecchio, Malagò, lo stesso ct, il termine che preferisce. Il lavoro di due anni Ventura se lo gioca in quattro gare, in un mese. Inevitabile che la tensione si alzi complice qualche defezione di troppoo l'infortunio di un bomber come Belotti. E il ct finisce per chiudersi nel fortino, che sul campo significa rispolverare la BBC, più di un semplice usato sicuro. Anche se l'inedito 3-4-3 fa pensare che anche le certezze strutturali in questo momento non siano più tali. E allora a Ventura non resta che aggrapparsi all'aria di casa capace sempre di ridare sicurezze e serenità nella vita di tutti i giorni. E per il ct tornare nella sua Torino, dove l'ottimo lavoro sulla panchina granata l'ha catapultato alla guida dell'Italia, è come tornare a casa. Lo deve essere. Anche se all'ombra della Mole c'era già stato per Italia-Spagna, ma stavolta è diverso: allora si giocò nella casa della Juve. Stavolta si gioca nella casa del Toro, in quello stadio Olimpico dove dopo venti anni i granata con Ventura hanno battuto i bianconeri, dove dopo venti anni i granata con Ventura sono tornati in Europa. E i ricordi per l'anima sono come miele sulle ferite. Già ieri rientrando all'Olimpico al ct saranno passati davanti i flash di vittorie e imprese dei suoi granata. Una carica necessaria per recuperare energie disperse in eventuali tensioni e pensieri.
Il destino gli ha tolto Belotti, ma ci sarà Immobile, due bomber lanciati nel Toro da Ventura, e chi se non lui. E se non dovesse bastare il ritorno a casa, per un ct ex granata l'emozione di allenare domani nel mitico Filadelfia potrebbe, deve, avere l'effetto di una scossa mondiale.
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