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Ora tutti sotto esame: squadra e società

Fassone mani avanti: «Le somme alla fine e Mirabelli ha la mia fiducia»

Ora tutti sotto esame: squadra e società

nostro inviato a Milanello

Esonerato Vincenzo Montella è come se adesso fossero tutti sotto esame. Dalla società ai giocatori. Sarà anche per questo che l'ad Marco Fassone prende la parola per primo alla presentazione di Gattuso: «Non è stato un fulmine a ciel sereno, perché il cielo non era tanto sereno. È stata una decisione sofferta. Abbiamo perso un'opportunità importante per tutti. Ora si apre un nuovo capitolo».

Il mercato estivo è finito nel tritacarne, bocciato a ogni latitudine, Fassone gioca d'anticipo, quasi intuisca che saltato l'allenatore, ora a essere messi in discussione potrebbero essere altri: «Mirabelli ha la mia fiducia. È stata la mia prima scelta appena ho avuto l'incarico dalla proprietà. Nella nostra testa sappiamo cosa c'è che non ha funzionato e siamo convinti che con il giusto tempo queste cose saranno risolte».

A questo dovrà pensare Gennaro Gattuso «che in questi mesi alla Primavera ha dimostrato cosa vuol dire essere l'allenatore del Milan. È una scelta voluta, non è un paracadute o un tappabuchi. A fine stagione tireremo le somme». Conferma indiretta che Gattuso in questi mesi si giocherà il Milan, non c'è nessuna garanzia sul futuro. Ma può valere per tutti.

Il direttore sportivo Mirabelli punta forte sul corregionale: «Ha delle caratteristiche uniche per trasmettere il dna Milan. E ha dei concetti di gioco che a me piacciono moltissimo. Inesperto? Ci potrà trasmettere qualcosa di importante». E Rino questo dna dovrà trasmetterlo a ogni componente della squadra, ma anche della società. Tra i pochi in possesso di quel famigerato stile Milan, che ha contraddistinto un'incredibile stagione di successi.

Certo poi la prima cosa che gli si chiede è quella di risollevare una squadra sulla quale la riflessione di Mirabelli non fa sconti a nessuno: «Tutta la rosa ha reso meno delle aspettative. Abbiamo dato tempo, non ci è venuto il mal di pancia con il Torino... Ora speriamo che Gattuso riesca a tirare fuori il meglio alla squadra. Ad oggi non abbiamo ancora visto il reale valore di questo gruppo». Mirabelli non difende il suo mercato, ma chiede di fare un bilancio «alla fine della stagione, ora è presto». Il ds rossonero chiude il capitolo Montella così: «Gli abbiamo concesso ventitré gare per vedere un'anima e un'identità, più che i risultati».

Questo non lo abbiamo visto e abbiamo cambiato».

Resta il dubbio che si siano alzate troppo le aspettative come detto da Montella, ma anche che troppo in fretta si siano messi in vetrina i nuovi e in secondo piano i vecchi. In campo e fuori.

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