Ora tutto il mondo attende la scelta di LeBron James

Anche chi non segue la pallacanestro conosce LeBron James. L'atleta che è stato (forse un po'troppo in fretta) accostato a Michael Jordan è chiamato alla terza scelta della sua carriera. Il cestista, dopo aver iniziato la sua carriera a Cleveland, era passato a Miami, per poi tornare a la "Land", chiamata anche "l'errore sul lago", nonostante il rapporto non proprio idilliaco con il patron della franchigia.

Nella giornata di ieri sono stati comunicati i free agent, cioè i giocatori che non hanno esercitato l'opzione contrattuale in grado di garantirgli la permanenza nella propria squadra. C'è, insomma, una buona possibilità che il "Re" voglia cambiare aria. Specie dopo aver perso, di nuovo, le finali Nba contro quei Golden State Warriors che intanto hanno rifirmato il due volte Mvp Kevin Durant: un buona assicurazione per il terzo titolo di fila.

Niente, almeno in queste prime ore di basketmercato, è paragonabile all'attesa suscitata da una comunicazione, quella sul futuro di Lebron, che stenta ad arrivare. Si dice che un indizio possa essere contenuto all'interno del trailer di Space Jam 2, ma siamo alle "voci di corridoio". In questo caso, anzi, alle voci "di parquet". Di certo ci sono solo l'enormità della mobilitazione mediatica e la suspance presente nel cuore dei tifosi. Un pastore americano ha osato predire su Twitter che, alla fine della fiera, LeBron resterà ai Cavs, dove possono essergli garantite condizioni economiche più favorevoli.

D'altro canto c'è il fascino dei Los Angeles Lakers, che puntano su James e Kawhi Leonard per tornare a sbarcare il lunario. L'ala piccola degli Spurs sarebbe in rottura con coach Popovich, ma anche qui siamo solo nel campo delle ipotesi. Poi ci sono i Nuggets, che avrebbero fretta di far conoscere a James l'entita del loro progetto. Sullo sfondo c'è anche Houston, che ha rifirmato Chris Paul e che per prendere Lebron, in base alle regole Nba sui salari, dovrebbe privarsi di mezza squadra. Pare, ancora, che Boston e Spurs non siano interessati, ma occhio alle sorprese dell'ultim'ora.

Trasferendosi nella Ovest Conference, però, James incontrerebbe un ostacolo in più: la stessa squadra di Oakland che quest'anno gli ha inflitto un secco quattro a zero in finale. Battere Stephen Curry e compagni, insomma, somiglia sempre più a una delle fatiche di Ercole, più che a una comune, seppur provante, impresa sportiva. Rimanendo a Est, invece, avrebbe molte più possibilità di arrivare di nuovo alle finals. Boston e Philadelphia, tra gli altri, permettendo. Proprio l'ex squadra di Allen Iverson avrebbe manifestato l'intenzione di fimare James per la prossima stagione. E chi non vorrebbe.

I Sixers intanto devono salutare il "nostro" Bellinelli, che proprio ieri sera ha annunciato il suo ritorno a San Antonio. Il centro De Andre Jordan, dato per vicino ai Warriors, sarà un giocatore di Dallas, dove proverà a migliorare il piazzamento dell'anno scorso coadiuvato da quello che si candida, già da ora, a essere eletto come il miglior rookie dell'anno: Luka Doncic, scelto da Atlanta e poi scambiato con Trae Young dai Mavs in sede di draft. Sempre in Texas Jordan troverà, almeno per il prossimo anno, anche Dirk Nowitzky. Paul George, invece, che avrebbe potuto accompagnare Lebron nella sua nuova possibile avventura, resterà a Oklahoma con Russell Westbrook: ha accettato un nuovo contratto. Queste sono ore di fuoco. Lebron James dovrebbe scegliere nel corso delle prossime quarantotto ore.

La sensazione è che la decisione si stia riducendo a due possibilità: restare a

Cleveland, ma con una squadra rinnovata, o dirigersi verso Los Angeles, dove Magic Johnson e il resto della dirigenza non vedono l'ora di accogliere a braccia aperte il giocatore di basket più forte degli ultimi dieci anni.