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OttantaMilan a Verona con i baby indiavolati. Leao vola, Tonali segna

Faraoni spaventa, poi l'azzurro segna due gol nel giorno del compleanno trascinato dal portoghese

OttantaMilan a Verona con i baby indiavolati. Leao vola, Tonali segna

Di fatale, al Verona, e al campionato, c'è solo il Milan. Con quest'altra prova gagliarda sotto la pioggia partendo dallo 0 a 1 di Faraoni e chiudendo alla fine con un tris, che è poi una novità per il suo tabellino (3 gol in precedenza solo contro il Venezia a gennaio nel 2022) a dimostrazione della sua forza, della sua gagliardia e del suo stato di grazia. Intendiamoci due sono i pilastri su cui Pioli costruisce il suo ennesimo successo fuori casa. Si chiamano Sandro Tonali e Rafa Leao, due giovanissimi talenti cresciuti alla scuola di Milanello, scelti da Maldini e Boban e fatti maturare sotto l'insegnamento di Stefano Pioli. Dinanzi all'ostacolo più alto, rispetto all'Inter che resta dietro a due punti di distanza, il Milan tira fuori il suo puntuale acuto. Perché dietro il 3 a 1 luccica la prestazione autorevole e autoritaria dinanzi alla quale deve arrendersi il Verona. E forse non solo il Verona.

Fanno discutere le scelte iniziali di Pioli, Saeleamaekers e Krunic preferiti a Messias e Diaz. Sembrano entrambe conservative e invece appartengono alla strategia decisa dal tecnico per bilanciare la fisicità del Verona. Sgabbiando dalla partita si capisce che infatti rispondono a un piano preciso perché il Milan comanda la prima frazione e trova subito il gol dopo il primo quarto con un lancio ispirato di Maignan destinato a Tonali in versione trequartista che supera Ilic e pesca l'angolo scoperto di Montipò. Dal Var Aureliano segnala il piede in fuorigioco in partenza del milanista che deve rinviare a fine frazione la gioia dell'1 a 1. Già perché nel frattempo, come spesso capita nel calcio, a dispetto delle due parate del portiere veronese (su Krunic e Calabria), è proprio il Verona a passare davanti su uno dei buchi aperti sulla destra da Calabria.

Lazovic da sinistra trova Faraoni a destra puntuale all'appuntamento mentre le sentinelle rossonere stanno a guardare. In attacco, prima e dopo, il Milan è soprattutto Leao perché il contributo di Giroud è relativo mentre il belga si guadagna la pagnotta. Quando il portoghese parte, palla al piede, sulla linea dell'out, i difensori veronesi non riescono a fermarlo. Sull'ultimo blitz del primo tempo Leao riesce a scodellare la palletta giusta che Tonali sotto porta spinge in buca. Sembra che il bresciano abbia un particolare fiuto nel giorno del suo 22esimo compleanno puntualmente confermato in apertura di ripresa a seguito del solito numero di Leao che gli serve un altro assist al bacio. C'è solo da spingere in porta la palla.

Il Verona torna a farsi sotto per tutta la ripresa. Si capisce che non ci sta dopo aver accarezzato l'impresa epica. Tudor firma tutti i cambi possibili, Lasagna è quello che va più vicino al bersaglio grosso con un colpo di testa che sorvola la traversa. Pioli gioca le sue carte nei tre slot a disposizione per offrire ai suoi alla fine anche l'assistenza di Ibra durante gli assalti veneti.

L'ultimo degli arrivati, Florenzi, appena recuperato dopo il menisco, è l'autore del terzo sigillo che cancella ogni ansia dei 16 mila tifosi rossoneri e toglie al Verona ogni speranza di rimonta.

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