Il girone B era considerato l'unico con un solo posto in palio per l'accesso agli ottavi, il primo era della Spagna, neanche a discuterne. Oggi invece Olanda e Cile si giocano il primato e anche l'avversario degli ottavi dove evitare il Brasile sembra il minimo sindacale richiesto. A Van Gaal basta un pari per la miglior differenza reti ma fare calcoli fra due nazionali che hanno rifilato sette reti ai campioni del mondo, forse non è conveniente. E neppure speculare sul risultato del Brasile che sempre in giornata affronta il Camerun, perchè il calendario è una cosa seria e chi lo compila non è un pirla, come direbbe Mourinho. La gara degli organizzatori andrà in scena a Brasilia alle 22, quattro ore dopo quella di Robben e fratelli a San Paolo. La prima del girone del Brasile affronta la seconda del girone di Olanda e Cile. Quindi eventualmente sarà il Brasile a scegliersi l'avversaria lavorando sulla differenza reti.
E non sarà facile, meglio attezzarsi per affrontare gente su di giri, nell'Olanda non ci sarà lo squalificato Van Persie uno dei top model del calcio moderno, e quindi tutto peserà sulle spalle di Arjen Robben, il calciatore più veloce di sempre. Ci fidiamo, per carità. È stata addirittura stilata una classifica delle velocità più alte toccate nella storia del calcio, si presume da una certa data in poi, comunque dopo che la tecnologia si è impadronita del gioco. Pare che Arjen Robben abbia toccato la velocità di 37 chilometri orari, siamo lontani dai 44 all'ora di un centometrista, ma si presume che la tara del pallone non sia un fatto trascurabile. Correre con un pallone in mezzo ai piedi è uno sbattimento che abbiamo provato in molti, Robben, e su questo non ci sono dubbi, nel campo è un numero uno. Con un fascio muscolare delicatissimo. Durante il mondiale sudafricano ci fu uno scambio di pesanti cortesie fra il Bayern e la federazione olandese che avrebbe messo in campo il giocatore con una lesione mai curata. Due mesi fermo: «Non siamo solo delusi - fece sapere Karl Heinz Rumenigge -. Siamo irritati».
Tanti infortuni, troppi, qualcuno è convinto che senza i guai che hanno penalizzato le sue stagioni in qualsiasi club abbia giocato, oggi sarebbe un testa a testa fra lui e Cristiano Ronaldo, solo sesto nella classifica Fifa con una punta di velocità massima di 33,6 km/h. Si prenderebbe quasi una decina di giri di campo a partita.
Ma la fragilità di Robben è stata devastante, al Chelsea Mourinho decise di cederlo proprio per questo motivo. Ma adesso sta alla grande: «Mentalmente e fisicamente - ci tiene a far sapere -. Sono molto contento di essere qui. Van Gaal lo conosco bene e credo sia uno dei migliori tecnici con cui ho lavorato. Lui ora ci ha reimpostato con il 5-3-2 e, anche da quanto abbiamo visto in queste prime due gare, credo sia il modulo più efficace per noi». Che stia benissimo non c'erano dubbi visto la velocità e il calcione rifilato al ventiduenne Bruno Martin Indi in allenamento. Il giovane difensore del Feyenoord stava entrando un po' pesante, dopo l'ennesimo fallo ricevuto Robben lo ha rincorso e punito a suo modo. In questi casi non ha importanza chi avesse ragione, qui contano gradi e gol fatti, e Bruno ha chiesto subito scusa.
Nella classifica dei primi dieci calciatori più veloci del mondo non c'è Alexis Sanchez, il cileno che oggi alle 18 s'incrocia con Robben. Un tifoso dell'Arsenal aveva promesso di invadere la sede di allenamento del Cile per far indossare una maglietta dell'Arsenal al Niño Maravilla.
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