Ci mancava la squalifica per insulto al Var. Nel calcio 2.0, quello della finzione fatta verità, ci siamo regalati anche lo scontro uomo-robot. Fabio Paratici non è il primo, ma fa più rumore del team manager della Fiorentina, Alberto Marangon, perché è la prova provata del nervosismo della Signora nei confronti della tecnologia. Il ds bianconero è stato punito per aver apostrofato con «espressioni gravemente ingiuriose» la tecnologia impersonificata nell'occasione da Daniele Orsato. Il giudice sportivo ha inibito fino al quindici ottobre Paratici, oltre a comminargli ventimila euro di multa per insulti al computer per interposta persona, cioè Orsato.
In casa Juve il Var è un nervo scoperto: dalla rabbia di Buffon post Genoa «così giochiamo a pallanuoto...», e Paratici già allora in tribuna aveva espresso il suo disappunto, all'ironia di Massimiliano Allegri post Atalanta «facciamo come il baseball...». Domenica sera nell'antistadio gli stessi Allegri e Paratici con Nedved e Marotta si sono soffermati a parlare a lungo della partita, magari anche del Var. E l'allenatore sull'argomento è tornato anche con l'arbitro Banti lunedì a margine di un'amichevole a Livorno. Perché questa tanto decantata tecnologia non è infallibile, anzi. Perché se tornare indietro di ben cinque passaggi per annullare un gol (decisione al limite) rischia davvero di inventare un altro sport, e comunque si uccide l'immediatezza del gioco del calcio, dare un rigore nonostante la moviola lo sconfessi (il braccio di Petagna in realtà è spalla) è grottesco.
Strano che i complottisti non abbiano già gridato alla sudditanza psicologica del robot, perché quel rigore per chi ragiona in malafede dovrebbe essere letto come una compensazione. Ma non manca molto, magari la volta buona già alla ripresa del campionato con Juve-Lazio, Roma-Napoli e Inter-Milan. Un gol come quello annullato alla Juve o un rigore come quello dato alla Juve, farebbe scoppiare il finimondo. Intanto il Var scatena Cairo: «Ci ha tolto 4 punti... e ci massacrano Belotti».
E lo fa litigare addirittura col suo giornale, la Gazzetta dello Sport, per un fuorigioco. Editore liberale o conflitto d'interessi? Il filo è sottile. Insomma, il peggio deve ancora arrivare per la Var o il Var, chiamatela come volete perché un robot non ha sesso, ma guai a dirgli parolacce.
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