Il Parco scongela Raikkonen. C'è lui accanto a re Hamilton

Ferrari 2ª e 3ª. Kimi: "Vicini e sorpresi". Vettel: "Partire come a Budapest". Lauda: "Vincono loro". Marchionne: "Enorme passo avanti. E nel 2016..."

Il Parco scongela Raikkonen. C'è lui accanto a re Hamilton

nostro inviato a Monza

Il Parco fa miracoli già al sabato. La Ferrari torna in prima fila dopo cinque anni a Monza, soprattutto si rivela vicina come mai in questa stagione alla Mercedes. Non finisce qui perché la Rossa migliore è quella di Kimi Raikkonen che soffia il posto al fianco del solito poleman, Lewis Hamilton, al compagno Sebastian Vettel per pochi millesimi. Miracolo nel miracolo. Il finlandese, una sorta di bello addormentato nel bosco fino a questo punto della stagione, si risveglia proprio all'ombra degli alberi più cari alla Ferrari. Questo è il secondo indizio che sia l'inizio di un nuovo Kimi. Il primo lo si era intercettato già giovedì nel cuore di Villa Reale, con un finlandese stranamente sorridente e disponibile, tanto da far dire ad Arrivabene: «Sembrava il suo sosia…» con un richiamo alla pioggia. È piovuto solamente all'alba del sabato, quanto basta per mischiare le carte e nelle terze libere avere le Ferrari vicine alle Mercedes.

Sembrava un'illusione. Invece già nel Q1 è arrivata la conferma di una Rossa in palla. Raikkonen ha messo subito il fiato sul collo alle Mercedes. Poi è toccato a Vettel avvicinarsi prima del doppio capolavoro nel Q3 con le due Ferrari attaccate al leader del mondiale e Rosberg messo dietro. Sorpreso Niki Lauda: «Stavolta vincono le rosse». «Siamo sorpresi anche noi» conferma Raikkonen. La metamorfosi di Kimi la spiega Sergio Marchionne: «Gli avevamo messo pressione per il contratto, adesso è più sereno e si dimostra il campione che è». Il presidente Ferrari prima delle prove aveva parlato «di rinnovo dovuto, se lo è guadagnato... Non l'ho mai visto così da quando lo conosco, io le carezze le do sempre quando necessario».

Kimi non si sbilancia sulla gara, tiene un profilo basso: «Non sarà facile, ma di solito sono più fiducioso per la gara che per le prove…». Ma c'è quel famoso gettone speciale per la Ferrari, invocato da Arrivabene, che è la spinta di Monza. Il boato del pubblico a ogni passaggio delle due rosse. Vettel, terzo, lo sottolinea e poi punge Hamilton: «Non ti offendere, ma spero che tu resti giù dal podio». Il britannico: «Non voglio togliere sogni a Seb, ma ne ho anche io». È sicuro della sua Mercedes e del passo nonostante i problemi della PU di Rosberg. E non lo nasconde come il biondo ossigenato celato dal capellino: «Quando lo tolgo? Per l'inno britannico sul podio». Sorride ma al via sarà stretto nella morsa dei due ferraristi che vogliono giocarsi «quella chance di vittoria» che dicono di avere. Raikkonen: «Spero in un grande risultato». Vettel: «Oggi sono felice per la squadra, ma scontento di me... Però ho già fatto delle sorprese, spero di essere in grado di farne un'altra”. Marchionne non si sbilancia sulla prima curva, «sarà interessante». E se ne va con la consapevolezza che «sono stati fatti passi avanti enormi...

Nel 2016 saremo totalmente competitivi, siamo partiti in anticipo sulla macchina e investito più risorse. Tutto quello che sta arrivando in questa stagione è strappato da un destino completamente diverso». Compresa una vittoria a Monza che darebbe una spinta ulteriore per il futuro quindi: «Testa bassa e spingere forte».

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