Si può dire no, anzi niet, a una parigina? Se trattasi di una squadra di calcio, sì, nel caso specifico il Paris Saint Germain. Il rifiuto arriva da Fabio Capello il quale era l'obiettivo del club francese per sostituire Carlo Ancelotti emigrato a Madrid, laddove il Capello succitato ha già dato e preso, titoli della Liga due.
È successo ieri, tutto ristretto in meno di una mezzora, le parti rappresentate da Leonardo Nascimento de Araujo, al secolo Leonardo e basta, factotum del club di proprietà della Qatar Investment Authority e Pierfilippo Capello, avvocato di eccellenza e figlio del tecnico bisiaco, hanno affrontato e sbrigato la faccenda senza contenziosi polemici.
Riassunto: Fabio Capello è sotto contratto con la federcalcio russa che gli ha proposto, fra l'altro, un prolungamento dello stesso accordo fino al duemila e diciotto, data della coppa del mondo assegnata al paese di Putin. Il contratto medesimo prevede una clausola rescissoria nell'ordine di quasi tre milioni di euro ma è anche scritto che l'eventuale rescissione debba essere annunciata con un tempo minimo di tre mesi.
Il Paris Saint Germain era pronto a versare la quota prevista alla federcalcio russa, così come potrebbe fare nei confronti del Tottenham Hotspurs di Londra per avere Villas Boas la cui penalità di uscita è sanguinosa, pari a circa tredici milioni di euro, nonostante il portoghese sia reduce da due stagioni fallimentari in Inghilterra, prima con l'esonero al Chelsea, quindi con la mancata qualificazione alla Champions con gli Spurs.
Fabio Capello ha informato, attraverso il proprio figlio e rappresentante legale, di non avere alcuna intenzione di entrare in conflitto con la federazione di Vlaceslav Koloskov, presidente onorario, e Nikolaj Tolstikh, presidente effettivo, già scesi in campo, con dichiarazioni ufficiali, per difendere il proprio "dipendente", sicuri di non perderlo: «Capello è sotto contratto, non ci risulta che voglia lasciare la nazionale e venire meno agli impegni assunti». A completare il quadro aggiungo che la burocrazia russa è ferma ancora al periodo sovietico, la rivoluzione ha riguardato il sistema ma non le teste.
Totale: Fabio Capello resta a Mosca, ha rifiutato altre offerte da club importanti d'Europa, era comunque interessato all'avventura parigina ma l'urgenza del Paris Saint Germain, che ha perso Ancelotti, e i buoni rapporti con la federazione russa hanno impedito che l'affare si potesse concludere nei tempi richiesti da Leonardo.
Le porte del Cremlino si chiudono, resta liberà la tour Eiffel e prevedo una coda, non di semplici turisti. Comunque, detto fra noi, a Mosca non si sta poi così tanto male. O no? Da svidanija a tutti.
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